Sequestrati pesce spada e sgombri ‘clandestini’ conservati senza criteri igienici a norma di legge

CORIGLIANO CALABRO – Il pesce ritrovato dalla Guardia Costiera era ad di sotto delle taglie minime pescabili ed in cattivo stato di conservazione.

Con l’arrivo del Natale e il previsto aumento del consumo di prodotti ittici, si intensificano i controlli delle autorità volti ad arginare i danni causati all’ecosistema dalla pesca illegale, a tutela della salute dei consumatori e per la salvaguardia della categorie professionali che dalla pesca derivano il loro sostentamento. Nei giorni scorsi, i militari della Guardia Costiera hanno passato al setaccio i punti di sbarco nei porti di Corigliano e Cariati, i ristoranti e le pescherie ma le strade di maggiore comunicazione e più frequentate dai venditori ambulanti dello Jonio cosentino ed hanno sequestrato, in diverse operazioni, oltre 70 chili di prodotti ittici fra cui pesce spada, alici, totani, gamberetti, sarde, sgombri. Una parte del pesce posto in vendita era al di sotto delle taglie minime previste dalla vigente normativa comunitaria e nazionale ed altro era commercializzato e detenuto in uno stato pericoloso per chi lo avesse acquistato.

 

L’intervento nella zona di Schiavonea ed in viale Salerno, due persone sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Castrovillari per aver venduto pesce sottomisura conservato senza idonee norme igeniche agli ignari acquirenti che si recano per le vie della frazione marinara. Un pescatore è stato poi sorpreso tra Mirto e Rossano con a bordo sei piccoli esemplari di pesce spada tutti al di sotto della taglia minima, per un peso complessivo di 14 chili; anche per lui sono scattati la segnalazione alla Procura ed il sequestro. A seguito di controlli di polizia sulle strade SS. 106 e SS. 534 sono stati poi elevati due verbali per oltre 3000 euro a carico di due conducenti di furgoni che trasportavano prodotti ittici senza le necessarie informazioni per i consumatori relative alla tracciabilità della filiera della pesca. Nel porto di Cariati, a seguito dei controlli all’arrivo dei pescherecci, è stato multato per oltre 300 euro il Comandante di un motopesca che aveva a bordo un marittimo irregolare ovvero non iscritto nel ruolino di equipaggio. I veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale, intervenuti su richiesta dei militari della Guardia costiera, hanno dichiarato la non idoneità per il consumo umano del prodotto ittico sequestrato che, quindi, è stato avviato a distruzione.

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