ALTOMONTE (CS) – L’Euromediteranneo prosegue con una nuova emozionante serata.
Ad andare in scena alle 20.30 in Piazza Tommaso Campanella ad Altomonte, sarà lo spettacolo “La dolcezza del mandorlo”, per il “Premio Altomonte Città d’Arte”, un’operetta folk semiseria interpretata da Ernesto Orrico in veste di narratore e Viviana Raciti che vestirà i panni della bella Coredipetra. Il tutto sarà condito dalle musiche tradizionali calabresi e i brani inediti di Ettore Castagna. Una fiaba ironica, sognante, in un italiano improbabile e reale, fra il dialetto e la lingua. Una fiaba che raccoglie in sé molte altre fiabe, storielle, racconti della tradizione orale in una sequenza esilarante e malinconica, tenera e comica. La Dolcezza del Mandorlo è fatta delle storie di un paese meridionale che esiste e non esiste, che è un posto ideale per il sogno e per il racconto: vicende di musicisti, storie di beffe, di allegria, di amicizia mentre si dipana la vicenda dell’amore disperato di Loiciuzzu pastore e povero zampognaro, brutto ed emarginato per Coredipetra, la ragazza più bella del paese di Raspinà. La musica s’intreccia fortemente al racconto, la canzone come narrazione e al suono come modalità emozionale capace di restituire ambienti, sentimenti, situazioni di un mondo vicino e perduto. Gli strumenti della tradizione calabrese (lira, chitarra battente, doppio flauto, scacciapensieri e tanti tipi di zampogna) sono tutti presenti in scena e condividono lo spazio sonoro con lo spazio della parola dando il carattere di operetta folk alla Dolcezza del Mandorlo”. Un progetto musical-teatrale legato al recupero di antiche storie popolari innestate di contemporaneità, il tutto innervato da suoni e canti della tradizione calabrese.
PROSSIMI EVENTI:
Per Sabato 23, intanto, ci si prepara ad accogliere sul palcoscenico del Teatro “C. Belluscio” i Talenti di Altomonte nella sezione “Giovani” del Festival denominata “Happy Altomonte”. Quindi, Martedì 25 – il cartellone proseguirà con “Upupa My dream is my rebel king 2 – The rebellion” con Antonio Orfanò.
Mercoledì 27, quindi l’atteso evento che racconta il dramma di Maria Concetta Cacciola, la “donna-coraggio” di Rosarno uccisa dalla ‘ndrangheta denominato “O cu nui o cu iddi”. Infine, Giovedì 28 chiusura con Anna Stratigò Ensemble, progetto vincente di musica arbreshe con delle nuove sonorità.