SIBARI – Schianto mortale tra Altomonte e Sibari per la figlia del noto magistrato della locride Ezio Arcadi.
La venticinquenne Chiara Arcadi, stava rientrando dalle proprie vacanze quando, all’improvviso, lo scoppio di uno pneumatico ha provocato il ribaltamento dell’auto sulla quale stava viaggiando con i suoi amici. Alla guida del veicolo, il suo fidanzato, un giovane ufficiale dell’arma, al suo canto un amico, mentre lei con le sue due amiche erano tranquillamente sedute nella parte posteriore dell’autovettura. La ragazza pare abbia subito un violento trauma al cranio. I primi soccorsi prestati alla Arcadi sono risultati vani, mentre i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che accertare l’avvenuto decesso. Sul posto sono arrivati, in breve tempo, oltre alla polizia stradale anche il procuratore di Cosenza Dario Granieri e il noto procuratore antimafia di Reggio Calabria, Nicola Gratteri.
Una presenza quest’ultima, ancora da confermare, cui verità potrebbe far ipotizzare un’indagine che vada oltre alle cause accidentali che avrebbero provocato l’incidente. Il quotidiano Il Garantista, infatti, poche ore prima dello schianto aveva ricevuto e poi provveduto a pubblicare la notizia secondo cui il ‘re del narcotraffico’ Antonio Cataldo avrebbe recapitato agli inquirenti un messaggio raccapricciante. ‘Vogliono uccidere il figlio di un magistrato, inscenando un incidente. Sono pazzi vogliono simulare una morte accidentale‘. Queste la parole del boss riportate dal quotidiano diretto da Piero Sansonetti. Poi la morte della giovane figlia del pm della locride. Casualità, forse. A dare risposte sarà la magistratura. Intanto, sul corpo della giovane pare non sia stato disposto alcun tipo di esame autoptico.