BOCCA DI PIAZZA (CS) – Si è concluso oggi a Parenti l’iter autorizzativo per la realizzazione di un impianto a biomasse.
L’impianto dovrebbe bruciare la legna prodotta dalla pulizia dei boschi, cippato, residui agricoli e forestali per produrre energia. La potenza elettrica della centrale sarà pari a 998 kilo watt e verrà ottenuta con la combustone di legno naturale proveniente da manutenzioni e lavorazioni forestali, potature di alberi da frutta, residui della lavorazione del legno e coltivazioni arboree dedicate. E proprio su quest’ultimo punto che la Coldiretti esprime il proprio scetticismo in merito all’impianto e all’impatto che avrà sull’ambiente. “Se la centrale – afferma Cosentini, direttore regionale dei coltivatori calabresi – produrrà più di quanto il territorio offre (come già succede nel crotonese ndr) il depauperamento dell’area è inevitabile. Bisognerà sostenere l’impianto con le colture ordinarie per evitare di impoverire la produzione agricola e i boschi”. Tenendo conto che il territorio calabrese è classificato quale “zona a desertificazione avanzata”, la conservazione del patrimonio arboreo diventa essenziale ed impone l’uso ponderato e razionale dei boschi, anche per la produzione di biomasse. “Finche però non avremo i dettagli sulla tipologia di impianto che intendono costruire – dichiara Cosentini – non potremo valutare l’impatto che avrà sulle foreste silane”.