ALESSANDRIA DEL CARRETTO (CS) – Quattro ore di cammino per la provinciale della vergogna.
La marcia di protesta organizzata dagli attivisti vicini all’associazione “Vuodo – Radicazioni” ha percorso nella giornata di ieri i dieci chilometri di strade inagibili che separano Piano Senise di Albidonia da Alessandria del Carretto. Solo tre settimane fa il paese è rimasto isolato per giorni a causa delle frane provocate dal maltempo. Frane che da tempo tengono sotto scacco i residenti dei piccoli comuni montani che sorgono sulle pendici a ridosso dell’Alto Jonio cosentino i quali sono costretti senza strade, senza ospedali, senza scuole e senza bus a valutare seriamente la possibilità di migrare. Il tragitto attraversato dalla marcia ha acceso i riflettori sulla situazione della provinciale 153 che, interdetta al traffico tra il km 17 e il km 20 è sostituita da una piccola stradina ponderale difficilmente praticabile quando piove. Una situazione che ha fatto decretare alle compagnie di trasporto pubblico di non lavorare più in quell’area rendendo impossibile per i pendolari e i ragazzi raggiungere le scuole o il posto di lavoro. Al termine della marcia si è tenuto un acceso confronto tra i cittadini e le istituzioni presenti tra cui il sindaco, il consigliere regionale Talarico e il consigliere provinciale Melfi. Quest’ultimo dopo aver assicurato i manifestanti sul fatto che a breve verranno completati i lavori per ripristinare la viabilità del percorso alternativo alla Sp 153 ha però conlcuso il propro discorso affermando che la Provincia di Cosenza non ha fondi per il rifacimento della provinciale ed invitato gli attivisti a rivolgersi ad altre istituzioni.