PAOLA (CS) – Il nome del presidente di sezione di Cassazione, Antonio Esposito, tra i testi chiamati a deporre nel processo che a Paola (Cs) vede imputati il sindaco di Scalea Paolo Basile, l’avvocato Mario Nocito e i componenti dell’amministrazione comunale della cittadina.
Esposito è lo stesso magistrato che ha confermato in via definitiva la condanna per evasione fiscale del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. La notizia – riportata da Gazzetta del Sud – fa riferimento al processo seguito all’arresto, l’estate scorsa, del primo cittadino di Scalea, del legale e dei componenti della sua giunta per associazione mafiosa.
“Tra i brogliacci delle intercettazioni, nelle trascrizioni delle conversione intercorrenti, per carità nulla di penalmente rilevante intercorse – scrive la Gazzetta – tra l’avvocato Nocito e il giudice Esposito. E tra il legale e il sindaco Basile spesso invitato a prendere parte a cene e incontri ai quali partecipava l’alto magistrato. Lo scenario? L’alto tirreno cosentino dove da sempre il presidente Esposito trascorre parte delle vacanze e dove si recava spesso anche nei fine settimana tra il 2010 e il 2012. Rapporti di estrema convivialità e confidenza legherebbero dunque il giudice di Cassazione, Nocito e Basile, tanto da avere spinto il collegio di difesa dei due imputati a richiedere la deposizione in aula del togato”.
“L’avvocato Nocito viene indicato dal pm antimafia della Dda di Catanzaro, Vincenzo Luberto, come personaggio centrale negli intrecci (presunti) tra mafia e politica registrati a Scalea. Un’ipotesi di accusa confermata pure dal Tribunale della libertà distrettuale”. Numerose sono le conversazioni telefoniche intercorse tra il giudice Esposito e Basile e Nocito (entrambi ancora in carcere) nell’arco di un biennio, tutte agli atti dell’inchiesta denominata Plinius che ha portato al commissariamento del Comune di Scalea.