Si tratta di una campagna di sensibilizzazione, organizzata da Banca Etica in collaborazione con RASPA, per il sì al referendum. Sarà presente anche il Vescovo della Diocesi di Cassano allo Jonio.
TREBISACCE (CS) – Partirà domani da Reggio Calabria il tour organizzato dalla Cooperativa Retenergie in collaborazione con Banca Popolare Etica e il Coordinamento Nazionale No Triv, per promuovere un diverso modello di produzione energetica rinnovabile, etica e democratica, da contrapporre al modello fossile, oligopolistico e inquinante
Dalla splendida cornice di Ecolandia, il Parco Ludico Tecnologico Ambientale di Reggio Calabria che si sviluppa su una superficie di circa 100.000 mq all’estremo sud della penisola, si risalirà la Calabria verso la provincia di Cosenza per poi proseguire verso Basilicata, Puglia e Campania.
L’uno aprile il tour di Retenergie farà tappa a Trebisacce (alle ore 17 e 30 presso la Sala consiliare del Comune, in piazza Municipio), dove, in sinergia con R.A.S.P.A. (Rete delle Associazioni della Sibaritide e del Pollino per l’Autotutela), si svolgerà un incontro pubblico cui parteciperanno, oltre al Vescovo della Diocesi di Cassano Mons. Francesco Savino, anche Carmela La Padula, del Coordinamento Nazionale No Triv, Daniela Patrucco, vicepresidente di Retenergie, Maria Antonietta Mazzei, di Banca Etica e il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, padrone di casa e già fautore di numerose azioni volte a limitare gli abusi delle multinazionali degli idrocarburi concentratesi sul Golfo di Taranto e sui suoi litorali. Francesco Delia, rappresentante di R.A.S.P.A. e dell’Associazione RIZOMA, coordinerà l’incontro.
L’iniziativa ha lo scopo di sostenere il Sì al referendum del 17 Aprile e bloccare così il rinnovo delle concessioni esistenti per attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi nelle aree marine protette ed entro le 12 miglia dalle coste. Gli organizzatori ritengono che l’attenzione delle amministrazioni, in particolare di quelle locali, debba essere sempre più rivolta all’energia rinnovabile, facendo sì che essa torni a essere a disposizione della collettività. Le fonti fossili, poste dagli ultimi governi al centro di una politica economica fallimentare e totalmente disattenta rispetto alle reali esigenze ambientali dei territori, hanno fatto il loro tempo. Alla luce di questa nuova consapevolezza, è necessario opporsi con decisione alla prospettiva di continuare a trivellare i nostri mari alla ricerca di altro petrolio e gas e perseguire la massima trasparenza e sostenibilità degli investimenti. Il fatto che il tour di Retenergie transiti dall’Alto Jonio significa riportare ancora una volta l’attenzione su una delle zone maggiormente segnate da politiche che per anni hanno mortificato il bene comune.