La 92enne austriaca oggi è stata a Sibari per raccontare la sua storia.
SIBARI (Cs) – Edith Fischhof Gilboa, 92 anni, austriaca, sopravvissuta al campo di internamento di Ferramonti di Tarsia, ha incontrato oggi i ragazzi dell’istituto comprensivo statale “Zanotti Bianco” di Sibari. Un incontro organizzato nell’ambito delle celebrazioni del “Giorno della Memoria” e svoltosi nell’auditorium “Don Milani”. “Vorrei esprimere la mia gratitudine e ammirazione per il popolo italiano – ha affermato la donna – che ha saputo mantenere, in tempi turbolenti, pieni di odio, paure e sospetti, la sua umanità e ha dato esempio di coraggio civile, cosa che fin’ora non è stata documentata negli annali della storia”. Con queste parole, che aprono anche il suo libro “Colori dell’Arcobaleno sul mare”, Edith Fischhof Gilboa, ha salutato gli studenti accorsi all’iniziativa.
Nel suo intervento la 92enne ha puntualizzato che “nel campo di Ferramonti c’erano delle carogne, ma anche brave persone. A Ferramonti c’erano bambini piccoli che avevano fame e tante mamme che non potevano allattare i loro piccoli. Grande è stata la solidarietà di alcune guardie e, soprattutto, della popolazione di Tarsia che più volte – ha ricordato – è venuta ai cancelli a portarci degli alimenti. Hanno dimostrato un’umanità indescrivibile. Grazie! E’ un onore, una gioia essere qui”. “Ho scritto questo libro – ha concluso – per dare ai miei figli l’opportunità di conoscere la mia storia. Non ero capace di parlare con i miei figli della mia storia. Non è facile raccontare la tristezza, l’ingiustizia, le angherie, la persecuzione. Scrivere il libro è stata anche una liberazione”.