Dalla fine del 2013 i lavoratori non ricevono la parte di salario che dovrebbe essere corrisposta dall’INPS.
CATANZARO – Assunti nel 201o dalla casa di cura “Madonna della Catena” di Dipignano, dopo due anni di cassa integrazione lavorano con un contratto di solidarietà. Dalla fine del 2013 non hanno mai ricevuto la parte di stipendio che doveva essere corrisposta dall’INPS, ma solo la percentuale versata dall’azienda privata che gestisce la clinica. Si tratta di medici, infermieri, operatori socio-sanitari, educatori e terapisti, sessanta dipendenti in tutto che ad oggi rischiano il licenziamento collettivo. Il commissario alla sanità Scura, infatti, non ha inteso confermare gli accreditamenti di tutti i posti letto della clinica acquistata dalla famiglia Greco quindi i sessanta lavoratori potrebbero dall’anno prossimo essere licenziati. Alcuni di loro hanno manifestato oggi a Catanzaro davanti palazzo Alemanni, sede degli uffici del Commissario per il piano di rientro della sanità. Il traffico ha subito rallentamenti, mentre una delegazione di lavoratori è stata ricevuta per fare il punto sulla vertenza in atto che impedisce il regolare pagamento degli stipendi. I manifestanti, particolarmente rumorosi, chiedono a gran voce il pagamento delle spettanze dovute a pochi giorni dal Natale mentre il commissario Scura ha promesso, per ora, che rivedrà i numeri dei posti letto da accreditare in modo da poter salvaguardare alcuni dei dipendenti che attualmente rischiano il licenziamento.