Il diciannovenne è stato ferito alla testa da un colpo di pistola sparato, secondo l’accusa, ‘involontariamente’.
CASTROVILLARI (CS) – Un diverbio trasformatosi in un folle tentativo di omicidio, aggravato dall’età delle parti coinvolte: un brigadiere settantenne in pensione e uno studente diciannovenne, entrambi di Castrovillari. I motivi alla base della lite sembrano ancora più assurdi, l’ex carabiniere Francesco Carlomagno infatti avrebbe sorpreso il ragazzino poggiato sul cofano della propria auto e avrebbe iniziato a urlargli contro. Il giovane avrebbe quindi reagito colpendo con un bastone prima la vettura rompendone il lunotto posteriore e poi il portone di casa di Carlomagno nel rione Case Popolari. Una reazione eccessiva a cui il brigadiere rispose imbracciando la pistola dopo aver allertato la polizia che, intervenuta sul posto, lo ha subito arrestato per tentato omicidio. Contro il ragazzo infatti il settantenne avrebbe sparato un colpo di pistola ferendolo alla testa fortunatamente solo di striscio. La vicenda avrebbe potuto avere esiti nefasti qualora il giovane non fosse sopravvissuto dopo essere stato trasferito d’urgenza da Castrovillari al reparto di neurochirurgia di Cosenza, ma la difesa del carabiniere è riuscita a convincere i giudici che quel colpo di pistola fu sparato ‘involontariamente’.
Carlomagno dopo circa venti giorni di arresti domiciliari ne ha ottenuto ieri la revoca dal Gip del Tribunale di Castrovillari, Carmen Ciarcia che ha sostituito la misura detentiva con l’obbligo di dimora a Lauria. “La revoca della misura detentiva – afferma l’avvocato dell’ex carabiniere, Roberto Laghi – rappresenta un atto di giustizia e di grande opportunità nei confronti di Carlomagno che per quarant’anni ha servito diligentemente l’arma e l’ordine pubblico. Non è pensabile che nella fattispecie possa ricorrere pericolo di fuga, di recidivanza, o di inquinamento probatorio, giacchè la condotta del Carlomagno è stata chiara e lineare, tant’è che è stato lui stesso a chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine. Inoltre, la circostanza che sia stato esploso un unico colpo, è sintomatica di un uomo che ha avuto paura per la propria incolumità e per quella della moglie”. Intanto è stato richiesto di eseguire una perizia balistica che consenta di ricostruire l’esatta traiettoria del proiettile per capire se sia stato indirizzato verso il ragazzo o sia semplicemente rimbalzato.
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