La Sila suona Bee, rassegna montana di musica, natura e territorio, chiuderà i battenti il prossimo 13 settembre sul Monte Curcio (Camigliatello).
CAMIGLIATELLO (CS) – Un appuntamento suggestivo, a 1800 m di altitudine, raggiungibile grazie a un mezzo di risalita speciale: l’ovovia, situata presso gli impianti di Camigliatello Silano, dell’ARSAC, che permetterà ancor prima di arrivare nel luogo del concerto, di godere visivamente di un patrimonio boschivo unico. Ancora una volta l’area food sarà a cura di Gal Sila, che proporrà in questa chiusura di edizione, percorsi del gusto eno-gastronimoci d’eccellenza. Non mancheranno le passeggiate e le escursioni di Cammina Sila.
Ecco come descrive questa chiusura di Festival il Direttore Artistico Giampaolo Calabrese: “Monte Curcio è la montagna incantata della Sila suona Bee, è il sanatorio della musica e dello spettacolo, che è insieme arte e natura, paesaggio e divertimento, la cima più alta del nostro festival, partito da questa vetta esattamente un anno fa, dopo essere passato per il monte Cocuzzo e i pascoli di Molarotta, con l’energia di Paola Turci prima e di Manu Chao. Si torna e si chiude con un grande cantautore Alessandro Mannarino, in uno scenario onirico, sublime, battezzato dal demone meridiano di Vinicio Capossela che ancora si sente aleggiare tra i boschi. Perché la mia idea di spettacolo è una sfida alla conquista, non un banale approdo, non un qualunque appuntamento con un qualunque artista. Si ascoltano i luoghi, si canta sui prati, con lo sguardo sui laghi, sul paesaggio, di fianco ad un amico, ad un amore, ai bambini, possibilmente distesi su di un plaid. Lo spettacolo più bello, resta il pubblico che arrivera’ lungo il pendio o volante sull’ovovia”.