Un lavoro sinergico tra l’Ente e i carabinieri al fine di tutelare il territorio contro il maltrattamento degli animali, il patrimonio naturale e l’abbandono dei rifiuti
PARCO DELLA SILA (CS) – Fototrappole (circa 100) e droni sono attive nel Parco Nazionale della Sila per contrastare le violazioni ambientali. Un risultato raggiunto grazie al supporto dei carabinieri P.N. “Sila” per conservare, sorvegliare e monitorare l’altopiano e la Riserva della Biosfera Mab Sila alla luce dei recenti fatti criminali (ultimo quello dell’avvelenamento di due cani meticci nel comune di Albi)
Strumenti investigativi al passo con l’innovazione tecnologica dimostratisi assai utili ai carabinieri in forza in Sila – che operano nell’area protetta del Parco stesso, avvalendosi di sette comandi stazione carabinieri “Parco” – nel corso dei controlli contro, tra le altre cose, il maltrattamento degli animali, i reati contro il patrimonio naturale e abbandono dei rifiuti. Un lavoro sinergico tra l’Ente Parco e i carabinieri con l’obiettivo di tutelare e salvaguardare il territorio silano e chi lo vive quotidianamente.
Carabinieri, il lavoro di monitoraggio in Sila
Il compito del Comandante del Reparto P. N. Sila, Angelo Battista Roseti, è quello di sorvegliare l’intero territorio del Parco e, in particolare, tutto il suo patrimonio naturale, paesaggistico, estetico e culturale; verificare il rispetto dei provvedimenti amministrativi dell’Ente Parco; monitorare il territorio e le sue risorse, affrontare l’emergenza ambientale; assistere e soccorrere i residenti e i visitatori del Parco in caso di necessità e/o calamità; tutelare le aree SIC e ZPS incluse; collaborare e supportare logisticamente ai progetti di ricerca scientifica, di monitoraggio ambientale e censimenti faunistici.
“Siamo assolutamente orgogliosi delle nostre attività di tutela ambientale, – dichiara il Presidente dell’Ente Parco Francesco Curcio e il Direttore f.f. Domenico Cerminara – nonché del lavoro posto in essere dal Reparto, che si batte giorno dopo giorno per salvaguardare il Parco Nazionale della Sila”.