I desideri di bambini gravemente malati, ha realizzato il sogno di tre fratelli affetti da sindrome di Poic, aiutandoli a trascorrere al meglio le lunghe ore di terapia
MARANO MARCHESATO (CS) – Tre fratelli, la passione per la tecnologia e una sorpresa impossibile da dimenticare. Questa è la storia di Francesco, Antonio ed Emanuel, rispettivamente 18, 14 e 11 anni, originari di Mesoraca affetti da POIC, una grave forma di ostruzione intestinale cronica, a cui Make-A-Wish®️ Italia, Onlus con sede a Genova che dal 2004 opera su tutto il territorio nazionale per realizzare i desideri di bambini e ragazzi affetti da gravi patologie, ha fatto visita questo fine settimana per regalare ciò che più desideravano: due computer e una Playstation. Tre tecnologie di ultima generazione con cui rendere più piacevoli i lunghi pomeriggi di cure. I ragazzi sono in terapia da quando erano molto piccoli. Francesco è stato il primo a cui è stata diagnosticata la patologia: era il 2014 e lui aveva appena 9 anni. Qualche tempo più tardi, si è scoperto che anche i suoi fratelli erano affetti da POIC. Sono stati sottoposti a diversi interventi. Nonostante questo, Francesco, Antonio ed Emanuel devono sottoporsi a delicate cure quotidiane che eseguono sia da soli che con l’aiuto di un assistente sanitario.
Per loro, computer e consolle sono molto più che semplici oggetti tecnologici: sono le ali con cui “volano via” da una quotidianità fatta di numerose difficoltà, attese interminabili e grandi sfide da fronteggiare. Ognuno di loro, infatti, ha affrontato con coraggio la malattia ma, nonostante questo, ne ha risentito profondamente. Make-A-Wish®️ Italia, ha per questo deciso di organizzare per loro una sorpresa speciale. Ha riunito tutta la famiglia nella villa Airbnb “Due Passi”, a Marano Marchesato, per un weekend di spensieratezza e divertimento, tra sole e piscina. Ed è qui che, sabato pomeriggio, i volontari della Onlus, li hanno lasciati a bocca aperta, alla presenza del sindaco di Marano Marchesato e della giunta quasi al completo. Prima, con una merenda a sorpresa, poi, consegnando loro dei pacchi che, increduli, hanno scartato immediatamente, scoprendo che racchiudevano proprio gli oggetti dei loro desideri. Ma non è tutto, perché anche il Comune ha voluto partecipare al “Wish Day”, consegnando ai tre fratelli un gagliardetto: un gesto simbolico con cui far sentire la vicinanza della città. Un abbraccio collettivo che ha riempito il cuore di gioia a tutta la famiglia.
«È stato straordinario veder realizzato il nostro sogno. Per molte persone questi possono essere oggetti comuni, ma per noi sono molto di più. Per questo, ringraziamo dal profondo del cuore tutti coloro che hanno contribuito a realizzare i nostri desideri. Anche se, il desiderio più grande, resta sempre quello che la ricerca possa trovare al più presto una soluzione per la nostra malattia» – ha commentato Francesco, spiegando che ha sempre desiderato un computer con lettore DVD esterno per guardare i suoi film preferiti durante le cure giornaliere. Suo fratello Antonio, invece, desiderava un computer con la scheda e una tavoletta per dedicarsi alla sua grande passione: il disegno. Per Emanuel, il più piccolo, il gioco è modo migliore per distrarsi dalle cure e per trascorrere del tempo con i suoi fratelli. Per questo, desiderava tanto una Play Station di ultima generazione con giochi legati allo sport.
«La storia di Francesco, Antonio ed Emanuel è esemplare: dimostra come il valore di un oggetto spesso sia molto più che materiale. Per loro tre è un modo per evadere e, al tempo stesso, per trovare la forza per vivere le sfide della quotidianità. Per questo, siamo stati felici di realizzare i loro desideri. Un desiderio che si realizza permette ai bambini di vivere un’intensa esperienza emotiva che li aiuta ad affrontare meglio le cure mediche. Questa positività abbraccia l’intera famiglia, dando nuova forza anche ai genitori e a chi sta loro vicino» – ha dichiarato Sune Frontani, Direttore Generale e Co-Fondatrice di Make-A-Wish®️ Italia – Onlus. E ha aggiunto: «Per un bambino colpito da una patologia grave o cronica, affrontare la vita può essere molto difficile: le cure pesanti e i ricoveri frequenti fanno perdere la spensieratezza e talvolta anche la voglia di vivere. Ma un desiderio che si realizza è qualcosa che dura tutta la vita, dà loro la forza di lottare, di affrontare le terapie e di ritrovare la speranza».
«Essere una comunità vuol dire imparare a essere uniti, ritrovarsi nei momenti di bisogno e condividere le gioie. Per questo, volevamo essere presenti in rappresentanza di tutto il Comune in una giornata così importante per i nostri corregionali. A loro diciamo: siamo orgogliosi di voi, per come affrontate le sfide che la vita vi ha messo davanti giorno dopo giorno. Noi saremo al vostro fianco, affinché in questo cammino non vi sentiate mai soli» – ha affermato il sindaco di Marano Marchesato, Eduardo Vivacqua.