Con una lettera inviata al commissario dell’Azienda Ospedaliera Giuseppina Panizzoli, il sindaco di Rogliano Giovanni Altomare torna a chiedere il ripristino del reparto e dell’ambulatorio di pneumologia dell’ospedale Santa Barbara, svuotato a causa dell’emergenza covid “i posti letto del tutto inutilizzati sono 40 ed è ferma anche la dialisi”
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ROGLIANO (CS) – Con una lettera (la seconda nel giro di poche settimane) inviata al commissario dell’AO di Cosenza Giuseppina Pannizzoli e per conoscenza al commissario ad Acta Saverio Cotticelli, alla governatrice della Regione Jole Santelli e al presidente della conferenza dei Sindaci Flavio Stasi, il sindaco di Rogliano torna a chiedere con forza l’immediato ripristino del reparto e dell’ambulatorio di pneumologia all’ospedale Santa Barbara dopo che, a causa dell’emergenza coronavirus, il reparto era stato smantellato rendendo di fatto inutilizzati 40 posti letto. Nella lettera il sindaco ha allegato anche una foto nella quale si vedono tutte le apparecchiature e i macchinari del presidio accatastati e inutilizzati all’interno di un locale dell’Annunziata.
“In data 6 luglio – Scrive il sindaco – mi è giunta la foto che allego, dalla quale si vedono accatastati strumentari e apparecchiature del reparto o ambulatorio di Pneumologia in un locale dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Negli ultimi cinque anni cinque (!), Il reparto e l’ambulatorio sono stati in attività nell’ospedale “Santa Barbara” di Rogliano, presidio che – fino a prova contraria – fa parte dell’Azienda ospedaliera di Cosenza. Il reparto e l’ambulatorio sono stati sempre produttivi e al colmo delle degenze. Sono stati dismessi, nel momento in cui lo stesso presidio è stato individuato come ospedale Covid e trasferiti nell’ospedale della città capoluogo. L’Azienda ospedaliera si era impegnata a ripristinare il reparto e l’ambulatorio medesimi nella struttura del “Santa Barbara”, dove i relativi spazi sono tuttora inutilizzati con altri spazi liberi.
“Complessivamente – evidenzia Altomare – i posti letto del tutto inutilizzati sono 40. È ferma la dialisi, con i pazienti che giustamente protestano per il sovraffollamento che li costringe a turnazioni notturne, e risultano sottoutilizzate le modernissime e funzionali sale operatorie. Non solo. Il paradosso è che l’ambulatorio di Pneumologia non esiste più nemmeno all’Annunziata” di Cosenza. Sono continue le richieste dell’utenza interessata, che ancora ritiene di doversi rivolgere all’ospedale di Rogliano per ricoveri, cure e assistenza. Ella converrà con me che la scelta è inammissibile. E’ appena il caso di chiedere al Commissario dell’Ao – scrive ancora il Sindaco – se, ad oggi, strumentari e apparecchiature sono ancora accatastati, come risulta dalla foto allegata. Come è il caso di chiedere i motivi per cui il reparto e l’ambulatorio di Pneumologia non sono stati riattivati nel presidio di Rogliano. Ella, signor Commissario, risponderà come ha già risposto nella lettera a me indirizzata in data 3 luglio u.s.:” Al momento sono ancora vigenti i provvedimenti riferiti alle strutture Covid, stante la possibile, scongiurata, ripresa della pandemia, pertanto, al momento resta confermata l’attuale organizzazione”.
“Se Ella ritiene “scongiurata” (ovvero, evitata definitivamente,) la ripresa della pandemia, non si vede come il presidio “Santa Barbara” possa essere ancora considerato struttura Covid. Tuttavia, anche questa Sua determinazione stride con la riattivazione del reparto di Medicina, che è in piena attività, con tutti i posti letto occupati e con altri che non può occupare, pur in presenza di una crescente domanda di ricoveri. C’è di più. Ancora non sono stati segnalati i percorsi anti Covid. Ed ancora, è stata soppressa la vigilanza notturna, per cui chiunque può accedere all’interno di un ospedale che – si badi bene! – Ella considera ancora come struttura Covid. Mi riservo di risponderLe – conclude nella lettera il Sindaco – per la parte finale della Sua lettera del 3 luglio u. s., laddove Ella pone un illuminante “qualora” alla richiesta “riorganizzazione” del “Santa Barbara”. Avrò modo di dimostrarLe come, invece, l’ipotesi debba responsabilmente porsi come assolutamente concreta e di urgente attuazione. A meno che Ella non voglia ridurre un presidio ospedaliero nelle condizioni in cui sono state ridotte le attrezzature di Pneumologia. Ma noi non glielo consentiremo. Intanto, continuo a pregarLa di mantenere gli impegni assunti sul ripristino della situazione preesistente al Covid.
Giovanni Altomare