Dopo le dichiarazioni del primo cittadino di Rovito, nelle ultime ore 6 sindaci dell’area presilana hanno scritto alla presidente della Regione Jole Santelli alla quale chiedono un incontro urgente
CELICO (CS) – I sindaci della Presila in una lettera manifestano formale disappunto su quanto previsto dall’ordinanza n° 45 del 20/05/2020 che dispone il conferimento di 300 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti dagli impianti di trattamento regionali presso la discarica di Celico, in capo alla EWast S.r.l già Mi.ga. e facente parte del Group ENVÌ di Crotone.
“Come certamente a conoscenza del suo Dipartimento Ambiente – scrivono i sindaci nella missiva – nonché dell’Arpacal, la discarica in questione negli anni ha creato notevoli ed acclarati disagi di natura olfattiva alla popolazione di tutta la presila. La stessa Arpacal ha infatti fatto emergere, in più occasioni, come ”l’infelice” posizione orografica della discarica porta inevitabilmente ad impattare drasticamente sulla popolazione. Su sollecitazione di tutti i sindaci, lo stesso Dipartimento Ambiente, nelle more di porre in essere misure di mitigazione, rispetto a quanto rilevato dall’Arpacal, ha preliminarmente sospeso i conferimenti per più di un anno e successivamente, investendo cospicue risorse, ha commissionato uno studio, della durata di circa un anno, finalizzato a rilevare scientificamente l’impatto olfattivo sulla popolazione nonché le conseguenti misure da adottare”.
“Risulta inevitabile – scrivono i 6 sindaci – che maggiori quantitativi di rifiuti conferiti porta, inevitabilmente, ad una disattenzione delle prescrizioni sulla mitigazione degli odori con conseguenti disagi sulla popolazione già fortemente vessata dalla presenza di discariche sul territorio. Premesso quanto sopra i sottoscritti chiedono un incontro al fine di poter esternare personalmente tale disappunto, alla presenza, se Lei dovesse ritenerlo opportuno, di funzionari sia dell’Arpacal che del Dipartimento Ambiente.
I sindaci firmatari, Antonio Falcone di Celico, Stanislao Martire di Casali del Manco, Salvatore Monaco di Spezzano della Sila, Felice D’Alessandro di Rovito, Marcello Gaccione di Lappano, Antonio Muto di Pietrafitta, hanno dato mandato ad un legale di fiducia per verificare possibili presupposti di illegittimità dell’ordinanza”.