Era destinatario di un ordine di carcerazione per essere stato condannato in via definitiva per il reato di detenzione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti nel capoluogo lombardo
CORIGLIANO ROSSANO (CS) – I carabinieri della compagnia di Corigliano hanno arrestato nel pomeriggio di ieri un cittadino marocchino di 31 anni in esecuzione di un provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria di Milano nel gennaio del 2018, da quando lo stesso si era reso irreperibile. Durante un normale posto di controllo sulla s.s.106, e precisamente nella strada che conduce dallo scalo al centro storico di Corigliano, i militari della stazione di Corigliano Calabro centro hanno fermato un soggetto marocchino a bordo di una Lancia Ypsilon di colore grigio. Richiesti, come da prassi, i documenti di circolazione del veicolo e la patente di guida, sono stati inseriti nella banche dati in uso alle forze di polizia, da cui è emerso l’allerta che il nominativo inserito era da ricercare. Esattamente, svolgendo i dovuti accertamenti, si è scoperto che E.Y., marocchino di 31 anni, era destinatario di un ordine di carcerazione per essere stato condannato in via definitiva per il reato di detenzione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti nel capoluogo lombardo.
Reato che aveva commesso nel 2014 quando era stato arrestato in flagranza insieme ad un connazionale con quasi 2 kg di hashish, materiale per il confezionamento e la pesatura della sostanza stupefacente, nonché diverso denaro contante, tutto materiale trovato presso locali di pertinenza della sua abitazione dove viveva a Milano. Portato in caserma dai i militari, è stato sottoposto al fotosegnalamento per avere certezza univoca della sua identità. Una volta avuto conferma della stessa, si è proceduto alla notifica dell’ordinanza che disponeva la detenzione in carcere per una pena definitiva di 2 anni e mezzo. Avvisato il sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari, l’arrestato è stato trasferito presso la casa circondariale del comprensorio, a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.