Sono stati i carabinieri di Dipignano a scoprire le condizioni disumane in cui viveva l’anziano trovato in un’abitazione diroccata di Paterno senza acqua, luce e servizi igienici. l’86enne è stato affidato alle amorevoli cure del personale di una casa di riposo per anziani di Malito
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PATERNO – Sono stati i carabinieri della stazione di Dipignano, nel corso di un normale servizio di perlustrazione, a trovare e soccorrere un anziano, non autosufficiente e in totale stato di abbandono, in località Pantanelle del comune di Paterno Calabro, fra le campagne della periferica frazione Tornarizzo di quel centro abitato.
La sua dimora in una casa diroccata
I militari hanno visto provenire del fumo da un’abitazione diroccata ed isolata. Hanno così deciso di approfondire per capire quale fosse l’origine di quel fumo. Percorsa a piedi una stradina sterrata, i militari hanno raggiunto l’immobile che si presentava completamente senza infissi poiché distrutti da un incendio boschivo che tempo addietro aveva colpito quel luogo, così come erano evidente anche i segni presenti sulla vegetazione circostante e con la porta di accesso spalancata. La curiosità dei militari si è trasformata in stupore quando, una volta entrati nella struttura fatiscente, fra il denso fumo proveniente da legna umida accesa nel caminetto ed il buio delle stanze, hanno scorto la sagoma incurvata di un anziano 86enne del posto. E non meno stupore hanno letto negli occhi azzurri di quell’uomo trovato in totale stato di abbandono ed in condizioni igienico sanitarie indescrivibili, ma che forse proprio grazie al fumo di quel fuoco che tentava di accendere per riscaldarsi (e che invece stava finendo per soffocarlo), era riuscito ad attirare l’attenzione di qualcuno che potesse prendersi cura di lui.
Solo senza cibo, luce, acqua e servizi igienici
L’anziano, infatti, una vera e propria famiglia non l’aveva mai avuta: celibe, dopo una vita vissuta fra i campi, conduceva una vita solitaria nella sua insalubre ed isolata dimora, priva di energia elettrica, di acqua potabile, senza servizi igienici, con infiltrazioni di acqua piovana dal tetto: una vera caverna del XXI secolo, un luogo in cui anche una sola giornata dura un’eternità. Fra l’altro, con le sue difficoltà di deambulazione e sprovvisto di qualsiasi mezzo di spostamento, non avrebbe mai potuto provvedere da solo a migliorare le sue condizioni di vita.
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Non mangiava da due giorni
Rincuorato dalla provvidenziale presenza dei militari, l’anziano ha raccontato di essere uscito di casa nei mesi precedenti solo per un periodo nel quale è stato ricoverato in ospedale e che era anche impossibilitato ad alimentarsi regolarmente (mostrando un pane raffermo e rosicchiato dai topi), tanto che non mangiava da due giorni. I carabinieri si sono adoperati immediatamente per trovare con urgenza una struttura idonea alla collocazione dell’anziano. Tramite i servizi sociali del Comune di Paterno Calabro, che hanno constatato la situazione di assoluto degrado, l’anziano è stato affidato alle amorevoli cure del personale di una casa di riposo per anziani di Malito. L’uomo, pieno di gratitudine, ha voluto ringraziare il comandante della stazione dei carabinieri di Dipignano, il Tenente Matteo Di Stefano, che si è recato personalmente presso la struttura che lo ospita per sincerarsi delle sue attuali condizioni.