I tre arrestati avevano letteralmente teso un agguato alla vittima per poi pestarla a sangue. Si tratta di due uomini e una donna. La vittima dopo il pestaggio era stata portata in ospedale in gravi condizioni
CORIGLIANO ROSSANO – I Carabinieri di Corigliano Calabro hanno eseguito ieri tre misure cautelari nei confronti di altrettante persone, due uomini ed una donna, su richiesta della Procura di Castrovillari, per i reati di lesioni gravissime e tentato omicidio. I fatti, di una gravità inaudita, risalgono all’aprile scorso quando la vittima, un uomo, era stata attirata con l’inganno in un’imboscata perchè responsabile, a dire degli aggressori, di aver avuto un comportamento non consono con la ragazza di uno di questi.
Il feroce pestaggio
E così i tre lo hanno invitato, con un pretesto, a casa di uno degli aggressori. L’uomo arrivati sul posto è stato rinchiuso nel magazzino dell’abitazione e ripetutamente preso a calci, pugni, colpito con spranghe di ferro e di legno, nonché con il calcio in ferro di una pistola, su ogni parte del corpo e lasciato agonizzante a terra.
I carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire il pestaggio in primo luogo recandosi al locale pronto soccorso dove hanno sentito la vittima ricoverata in gravi condizioni ed i suoi parenti. I militari inoltre avrebbero ascoltato una conversazione registrata all’interno dell’ospedale ed all’insaputa dei presenti fra uno degli aggressori e il padre della vittima, dalla quale si evinceva che la violenta azione criminosa fosse stata scientemente studiata in ogni dettaglio per punire la vittima. Lo stesso giorno dell’aggressione, poi, i militari della Sezione Operativa e Radiomobile di Corigliano si erano recati a perquisire i locali dove si era svolta l’aggressione, rinvenendo una pistola a pallini, verosimilmente utilizzata per minacciare la vittima e colpirla con il calcio della stessa.
Altro elemento rilevante nella ricostruzione dei fatti è stato quello della copiosa documentazione medica acquisita dai carabinieri, dove si evinceva che la vittima ha subito a seguito del pestaggio delle lesioni con conseguenti deformazioni e cicatrici perenni, che hanno permesso di rubricare il reato di lesioni gravissime.
Gli arrestati
In carcere è finito R.G., 35enne coriglanese e agli arresti domiciliari T.F., di 22 anni coriglianese e L.A.S. 22enne romena. Per il quarto responsabile dell’aggressione, R.M. 40enne coriglianese, nonché compagno della ragazza romena, invece, era stato già emesso nei mesi scorsi un decreto penale di condanna per gli stessi fatti.
I quattro dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di lesioni gravissime e tentato omicidio e sono state ritenute anche sussistenti le aggravanti dei futili motivi, della minorata difesa da parte della vittima e della premeditazione. Il Gip inoltre ha ritenuto altamente concreto ed attuale il pericolo di reiterazione della medesima condotta delittuosa, evidenziato in particolare dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, che consentono di apprezzare anche la personalità degli indagati. L’utilizzo della spranga di ferro e di una pistola come corpi contundenti, il numero e la violenza dei colpi e la parte del corpo attinta rivelano in maniera inequivocabile l’intenzione di arrecare notevole danno, ponendosi la condotta agli estremi del tentato omicidio nella forma del dolo alternativo.