Sono indagati in tre e per tutti era stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. I due fratelli cosentini P.M. e R.M. hanno ottenuto l’obbligo di firma
SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – I tre indagati, di cui due fratelli cosentini in trasferta nella cittadina silana aventi 29 e 20 anni ed un sangiovannese di 29 anni, erano stati sorpresi in un garage alle prese con dello stupefacente: 240 grammi di hashish, 340 grammi di marijuana, 130 grammi di cocaina, nonché due bilancini di precisione e la somma di 540 euro.
Il fatto risale al 13 luglio scorso. I carabinieri della locale stazione, insospettiti dalla presenza di un’autovettura con a bordo due ragazzi mai visti prima, decisero di seguirli ed osservarne i movimenti, fino a giungere ad un magazzino dove ad attenderli c’era un noto ragazzo del posto. I militari notando lo strano intrattenersi nel deposito dei tre, effettuarono un’incursione rinvenendo un grosso quantitativo di sostanze stupefacenti. I tre furono tratti in arresto. Il pubblico ministero chiese l’applicazione della misura cautelare del carcere ma il Gip accolse le motivazioni addotte dalle difese rappresentate dagli avvocati Andrea Sarro e Antonio Quintieri del foro di Cosenza applicando i domiciliari.
Il Tribunale della Libertà su riesame presentato dalla difesa dei due fratelli, l’avvocato Andrea Sarro, ha accolto la richiesta applicando la misura cautelare dell’obbligo di firma. Da oggi i due fratelli sono liberi.