Accusato di avere “sottratto” del denaro dalle casse comunali, condannato in primo grado a due anni e sei mesi, la difesa ha dimostrato l’innocenza dell’imputato perchè estraneo ai fatti
SAN FILI (CS) – Francesco Spizzirri con la qualifica di geometra è dipendente del comune di San Fili e per una serie di coincidenze è stato risucchiato dal vortice della giustizia “ingiusta”. A rimettere ordine ha provveduto la difesa, rappresentata dagli avvocati Enzo Belvedere e Stefano Gambaro. Le indagini difensive hanno dimostrato ai giudici come poco centrasse il dipendente comunale in tutta la vicenda se non per la qualifica rivestita di capo area tecnica del Comune che implicava la responsabilità del settore a lui assegnato. Nonostante la pena inflitta in primo grado dal tribunale in composizione collegiale a novembre 2016, la difesa ha presentato appello avverso una sentenza ingiusta che, a distanza di quasi tre anni chiude con un’assoluzione netta, per non avere commesso il fatto, una brutta storia iniziata nove anni fa. Oggi, I giudici della Corte di Appello di Catanzaro, nonostante l’insistenza “punitiva” nei confronti dell’imputato da parte del Comune di San Fili, costituitosi parte civile, hanno ritenuto di accogliere la richiesta di assoluzione formulata dalla Procura Generale e dal collegio difensivo che, appunto, ha dimostrato l’estraneità ai fatti del dipendente comunale assolto dai reati di peculato e falsità in atti pubblici, per non avere commesso il fatto.
IL FATTO
Nell’ambito del progetto per la realizzazione dei servizi di raccolta differenziata del comune di San Fili venivano nominati, quale responsabile del procedimento il geometra Franco Talarico ed ovviamente quale capo dell’area tecnica comunale il geometra Franco Spizzirri.
Nel procedere alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del bando di gara, si provvedeva con determina all’impegno e successiva Liquidazione delle somme destinate al bando in questione con ordinativo di pagamento al geometra Spizzirri, essendo lui a capo dell’area tecnica.
Il geom Spizzirri, come consuetudine, affidava la somma di denaro in contante al collega Tallarico per il disbrigo delle pratiche e, quindi, per pagare materialmente i bollettini. Bollettini riportanti il nome del geometra Franco Spizzirri in qualità di capo area
Tuttavia, nel gennaio 2011, il comune di San Fili veniva informato dall’Istituto Poligrafico della Zecca dello Stato circa la falsità dei bollettini di pagamento.
Tallarico, l’incendio al Comune e le condotte illecite
Tallarico era già agli arresti dal dicembre 2010 quando, vistosi scoperto, decise di far sparire le tracce delle malefatte appiccando un incendio proprio nei locali dell’Ufficio Tecnico del Comune di San Fili. L’incendio fu appiccato insieme ad un complice, ma entrambi rimasero gravemente ustionati: “Nel dicembre del 2010 fu arrestato con l’accusa di avere incendiato, insieme ad un complice, finito anch’egli in manette, alcuni locali dell’Ufficio Tecnico del Comune di San Fili, di cui era funzionario. Nell’appiccare l’incendio, tra l’altro, il funzionario ed il suo complice erano rimasti gravemente ustionati. Adesso i Carabinieri hanno scoperto che Francesco Tallarico, 45 anni, aveva appiccato l’incendio per cancellare le prove delle condotte illecite che aveva messo in atto appropriandosi delle somme di denaro pagate da almeno ottanta cittadini come oneri per il rilascio delle concessioni e dei permessi edilizi.
E così, dopo che aveva patteggiato la pena per l’incendio doloso del dicembre 2010, non finendo però in carcere a causa delle sue condizioni di salute per le ustioni riportate, Francesco Tallarico, nel frattempo licenziato dal Comune, e’ stato nuovamente arrestato con l’accusa di peculato e falso in atto pubblico. A Tallarico sono stati anche sequestrati 45.000 euro versati su un conto corrente bancario e su un deposito di risparmio, ritenuti provento della sua attività illecita (fonte Tele Cosenza)“.
IL PROCESSO A CARICO DI SPIZZIRRI: PRIMA LA CONDANNA E POI L’ASSOLUZIONE
Tuttavia, nel giugno 2015 iniziava il processo a carico degli imputati Tallarico e Spizzirri accusati in concorso tra loro dei reati di peculato e falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e falsità materiale commessa dal privato. Nel novembre del 2016 arriva la condanna. Il tribunale di Cosenza in composizione collegiale, assolveva Tallarico e condannava il geom Spizzirri alla pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione ed all’interdizione dai pubblici uffici per la medesima durata.
Si costituiva parte civile il comune di San Fili che ha da sempre insistito per l’esemplare punizione del geom. Franco Spizzirri. Ma la difesa ha dimostrato come il geometra abbia patito un fatto a lui estraneo macchiandosi per ben 9 anni di un reato mai commesso.
Oggi, la Corte d’Appello di Catanzaro ha assolto Spizzirri per non aver commesso il fatto.