Ha ammesso di aver ucciso la moglie, ma nell’interrogatorio avrebbe affermato di essere stato sotto effetto di droghe e di aver avuto successivamente una lite con la consorte
CASSANO ALLO IONIO (CS) – Proseguono le indagini sull’omicidio brutale e violento di Romina Iannicelli, 44 anni, incinta, uccisa dal marito, Giovanni Di Cicco, 48 anni nel suo appartamento, a Cassano allo Ionio. Resta incerto infatti, il motivo per cui l’uomo abbia aggredito con tale violenza e ferocia la moglie. Circostanze che gli investigatori stanno cercando di ricostruire. Per tentare di alleggerire la sua posizione l’assassino, che ha confessato il delitto, ha dichiarato agli inquirenti di aver assunto, prima di scagliarsi contro sua moglie, una consistente dose di droga, provando forse ad alleggerire la sua posizione. Poi l’avrebbe colpita con ferocia, prima a mani nude, poi utilizzando un cavetto per caricare il cellulare, e infliggendole i colpi letali con un bastone.
E così Romina è morta, mentre era al 2° mese di una gravidanza che aveva atteso per anni, per la quale era particolarmente felice. Una gioia grande per un figlio in arrivo, fino a quando ad ucciderla non è stato proprio l’uomo con il quale condivideva la vita. A trovare il cadavere della donna ieri mattina alcuni familiari che l’avevano aspettata invano ad un appuntamento anche se Romina sarebbe stata uccisa nella notte tra lunedì e martedì.
E quando i carabinieri sono arrivati sul posto hanno trovato l’appartamento a soqquadro e la donna riversa a terra con una profonda ferita alla testa. Pochi sono stati i dubbi sulla responsabilità del marito che per alcune ore è rimasto irreperibile. Nulla di legato alla sua parentela. Romina infatti era la sorella di Giuseppe Iannicelli, l’uomo di 52 anni ucciso a colpi di arma da fuoco il 16 gennaio 2014, sempre a Cassano, assieme al nipotino di tre anni Cocò, e alla compagna marocchina Ibtissam Touss, di 27 e i cui corpi vennero poi dati alle fiamme.
Sarebbe stato lui, dopo ore di ricerche, sentendosi braccato, a presentarsi in caserma a Cassano e sottoposto ad interrogatorio ha confessato ed è stato arrestato. La versione di aver assunto una forte dose di droga prima di tornare a casa, non ha convinto affatto gli investigatori che ora dovranno cercare di capire cosa abbia spinto l’omicida ad uccidere la moglie.
Il movente e l’autopsia
Sarà conferito venerdì l’incarico per l’autopsia sul corpo di Romina Iannicelli, che sarà effettuato venerdì stesso o sabato. Giovanni Di Cicco, 48 anni, che si era reso inizialmente irreperibile e arrestato con l’accusa di omicidio volontario, sentito dagli inquirenti, ha detto di essere stato sotto effetto di droghe e “non vuole parlare del possibile movente e dell’effetto scatenante delle sue azioni, – ha detto il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla – e probabilmente domani ci sarà il suo interrogatorio di garanzia”. Gli inquirenti indagano anche sul contenuti di alcune borse che l’uomo avrebbe portato via dall’abitazione dopo l’omicidio, come si vede da alcune riprese di sistemi di videosorveglianza.