Caterina Bellusci varca la soglia dei cento anni e festeggia spegnendo le candeline con parenti, amici ed amministrazione comunale di Civita
CIVITA – Ha cento anni, ma non li dimostra. Chioma argento e tailleur blu. E 100 è soltanto un numero indicato dalle candeline sulla torta con le orchidee gialle.
Caterina Bellusci festeggia 100 anni e Civita la festeggia. Attorniata da parenti ed amici ha soffiato sulle sue conquistate candeline.
Zia Caterina, così come la chiamano tutti, è vedova da più di 30 anni e senza figli, in questi anni ha vissuto attorniata dai nipoti, Maria Kelly ad esempio, la descrive come una donna attiva, elegante che tiene ancora al suo aspetto, disponibile e che dispensa a tutti buoni consigli. Una zia simpatica che con i suoi modi gentili e cordiali vuole bene a tutti e, soprattutto, si fa voler bene da tutti.
Anche l’intera amministrazione comunale con gli assessori Antonio Valvolizza e Vincenzo Mastrota, il presidente del consiglio, Anna Rugiano, il capogruppo di maggioranza, Andrea Ponzo, e la consigliera comunale Eliana Bruno, con il sindaco Alessandro Tocci, ha voluto manifestare alla centenaria Caterina l’affetto e gli auguri dell’intera comunità civitese per il bel traguardo raggiunto, conferendole una pergamena e una targa per la felice ricorrenza. Anche una delegazione della Cisl pensionati di Castrovillari ha voluto omaggiarla, oltre che con la presenza, anche con una pergamena e una targa ricordo.
«Sono onorato – ha spiegato il sindaco Tocci – di porgere a “zia” Caterina i più autentici e calorosi auguri da parte dell’amministrazione comunale che ho l’onore di guidare. “Zia” Caterina è la terza centenaria che festeggio in questi 5 anni di mandato. Una lunga vita trascorsa con fede e speciale dedizione al lavoro e alla famiglia. La sua vita è stata segnata da eventi spiacevoli che, però, non hanno mai scalfito la sua grande voglia di vivere. Pensando ai suoi 100 anni non possiamo che provare emozione. Ha attraversato le vicende tristi e felici di un secolo della nostra storia. Ha vissuto in anni in cui erano richiesti grandi sacrifici e fatiche dure per vivere».