E’ stato strappato alla vita Ciccio Misasi, volto noto nella Cosenza dei “motori”. Trasportato in ospedale in condizioni disperate è morto poco dopo l’arrivo nel nosocomio bruzio.
SAN LUCIDO (CS) – Non ce l’ha fatta Ciccio Misasi rimasto investito da un furgoncino. Misasi, molto noto in città anche per la sua attività, essendo titolare del servizio ACI su via Popilia, in quel momento indietreggiava sulla statale 18 a San Lucido, intento nella constatazione di un incidente, un tamponamento, in cui era rimasto coinvolto. L’automobilista del fergone che sopraggiungeva non l’ha visto centrandolo in pieno. Il grave incidente è avvenuto nei pressi dell’hotel Clichè. Immediatamente sono scattati i soccorsi ma sin da subito le condizioni in cui versava Misasi sono apparse gravissime. Trasportato dai sanitari del 118 presso l’ospedale di Paola è stato necessario trasferirlo d’urgenza presso l’ospedale di Cosenza. Una corsa vana però perchè Misasi è deceduto poco dopo. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polstrada che sono in fase di accertamenti tecnici per stabilire la dinamica dei fatti.
Una vita dedicata alle 4 ruote
Francesco Misasi nasce fra i motori e fra i cilindri vive la sua adolescenza con un’unica, chiara, certezza: correre in macchina e far fumare quelle camere a scoppio che lo avevano visto crescere. Ciccio, come lo chiamano affettuosamente gli amici, non è solo riuscito a correre, vincendo e stravincendo competizioni di tutti i tipi, ma è riuscito a farlo per 50 anni di seguito, correndo su auto di ogni cilindrata e imponendosi, sempre da protagonista, nelle varie categorie. Un vero e proprio decano delle corse in salita.
La sua licenza di corse risale al 1960, anno della sua prima gara “Coppa Sila”. Il suo esordio gli portò un inaspettato secondo posto. La coppa Sila lo vede nel suo albo d’oro a pari merito di vittorie con Domenico Scola, ma Ciccio di edizioni della coppa Sila ne ha disputate almeno la metà di “don Micuzzo”. La carriera di Francesco vola ancora alta: a 68 anni Misasi si concede il lusso di far derapare la sua Osella 3000 cc lungo i curvoni di Celico e di spingere a tavoletta una Ferrari 365 gt per i tornanti della Crocetta.