Si erano dati appuntamento ieri, dopo l’assemblea pubblica a Celico, sulla Statale 107 con l’intento di ‘controllare’ i camion in arrivo alla discarica.
CELICO (CS) – Un nutrito gruppo di cittadini della presila cosentina e attivisti del CAP stanno presidiando, dalle 7.00 di questa mattina, il bivio tra la statale 107 e la strada provinciale di Spezzano Sila in contrada Pietramoni per impedire che i camion sversino rifiuti nella discarica di Celico, ritenendo che la Regione Calabria non stia tutelando il loro diritto alla salute in quanto sembra essersi schierata apertamente dalla parte dell imprenditore crotonese continuando a dare ‘consigli’ anzichè mettersi in regola e ritirare l’AIA.
Il presidio, hanno spiegato, ha l’obiettivo di bloccare i camion provenienti dalla Campania e diretti alla discarica della Miga, sui quali proprio ieri, l’assessore all’ambiente della Regione Calabria, Antonella Rizzo, si era preoccupata di rassicurare sul conferimento. Ma i manifestanti vogliono verificare con i loro occhi e accertare che tipologia di scarti arriva all’impianto. Sul posto per evitare problemi di ordine pubblico ci sono i carabinieri e i vigili urbani.
Cittadini e attivisti del Comitato Ambientale Presilano sono in lotta da anni e chiedono la chiusura, definitiva, della discarica immersa nei boschi e a poche centinaia di metri dai centri abitati. E non si tratta solo di odori, hanno spiegato, ma di un inquinamento generale del territorio che provocherebbe ripercussioni anche sulla salute di chi abita in quei centri. E non credono poi tanto alle rassicurazione dell’assessore Rizzo e della Miga circa le tipologie di rifiuti trattati. Gli attivisti, controllano camion dopo camion, ogni accesso alla discarica e non hanno intenzione al momento di rimuovere il presidio.
Angela Dodaro, attivista del Comitato Ambientale Presilano, ha aggiornato sulla situazione in corso a Celico, ai microfoni di Rlb
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“Siamo preoccupati perchè Regione e Arpacal, continuano a dire che tutto è regolare – dicono i manifestanti – e che qui si scarica solo carta. Ma anche perchè non sappiamo se i controlli sono stati fatti sui materiali trovati in discarica o sui documenti forniti dall’azienda che gestisce l’impianto. E poi hanno già trovato concentrazioni di nichel, manganese, mercurio, piombo. Non vogliamo che i nostri figli, nipoti, si ammalino”.