“By pass” ai contatori, adsl “prese in prestito, pugni, calci e minacce in una comunità terapeutica. Continuano serrati i controlli sul territorio dell’Arma
ROSE (CS) – I carabinieri delle stazioni di Rose, Montalto Uffugo e Lattarico, ricadenti nella compagnia di rende diretta dal capitano Maieli, hanno proseguito l’attenta azione di controllo del territorio mettendo in campo, su indicazione del comando provinciale Carabinieri di Cosenza, servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere. I militari della Stazione Carabinieri di Rose hanno denunciato a piede libero per i reati di “Truffa” e “Sostituzione di persona” una 61enne di Rose. I militari operanti accertavano che l’uomo aveva utilizzato indebitamente i dati dell’ignara vittima, un 68enne di Novara, per attivare un contratto di utenza telefonica “Adsl”, senza mai pagare le relative bollette al gestore di telefonia. Denunciata per “Furto di energia elettrica” una 43enne residente a Rose (CS). I militari operanti unitamente ai tecnici di “E-distribuzione” accertavano che la donna, applicando un by-pass al contatore della propria abitazione usufruiva illecitamente dell’erogazione di energia elettrica per un valore complessivo di circa 5.000€.
I militari della Stazione Carabinieri di Lattarico hanno denunciato in stato di libertà un 50enne di Lattarico (CS), per il reato di “Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice”. I militari operanti accertavano che l’uomo, da quasi un decennio, ometteva volutamente di fornire i mezzi di sussistenza alla ex coniuge e ai figli minori in violazione di quanto disposto dal Tribunale di Cosenza. I militari della Stazione Carabinieri di Montalto Uffugo hanno denunciato in stato di libertà, un 41enne di Palermo e un 36enne di Napoli (CS), per il reato di “Minacce”. I militari operanti accertavano che i due uomini all’interno di una comunità terapeutica sita in San Benedetto Ullano (CS), a seguito di una lite per futili motivi, dapprima si minacciavano reciprocamente di morte, successivamente passavano ai fatti colpendosi a vicenda con calci e pugni, senza riportare lesioni.