Erosione costiera senza fine. Il mare si riprende i suoi spazi e distrugge quello che trova sulla sua ‘naturale’ strada. Mareggiate e devastazioni non riguardano solo Fuscaldo ma altri comuni della costa tirrenica cosentina. Preoccupante la situazione nel comune di Bonifati dove a Cittadella del Capo è crollata una parte di lungomare
BONIFATI (CS) – Il maltempo dei giorni scorsi ha di nuovo messo a nudo i gravissimi problemi di erosione costiera del Tirreno cosentino letteralmente divorato dal mare che minaccia il lungomare di Cittadella del Capo. Negli ultimi anni le ripetute mareggiate hanno profondamente eroso la costa anche nel comune di Bonifati che doveva essere oggetto di un intervento urgente di difesa. Ma il mare si sa, prima o poi si riprende il suo spazio e nel piccolo centro cosentino i “morosi” si sono abbattuti con violenza distruggendo la strada comunale Via Cristoforo Colombo, i giardini e la vegetazione, arrivando con violenza anche alle mura delle abitazioni. E così come per Fuscaldo, Acuappesa e Gurdia Piemontese, anche per Cittadella del Capo dopo anni di diffide, denunce, richieste di interventi e soldi per la messa in sicurezza stanziati da 5 anni, “il mare – dicono i cittadini ” si sta portando via le nostre case e nessuno interviene, siamo disperati”.
Ad essere preoccupato è anche il sindaco di Bonifati, Antonio Giovanni Mollo che l’ha definita una situazione drammatica. “Per la protezione della costa è previsto un intervento organico ma i tempi sono rallentati dagli uffici della Regione Calabria. Mollo avrebbe sentito il governatore Oliverio gli ultimi giorni dell’anno che gli ha mostrato la sua attenzione assicurando un intervento. Per ora sono stati adottati solo interventi di somma urgenza ma è chiaro, anche dalle foto, che la situazione è critica e non può andare avanti così.”
Il responsabile della Protezione civile della Calabria Carlo Tansi, che in questi giorni sta visitando la fascia costiera interessata dall’erosione ancora una volta ha sottolineato come questa, sia la conseguenza di una speculazione edilizia andata avanti per anni. Ora si tenta di correre ai ripari cercando di lavorare su opere di protezione in mare per tentare il ripascimento delle spiagge. A Bonifati l’allarme è altissimo e l’erosione non aspetta la burocrazia. Tansi ha spiegato che esiste una barriera sott’acqua realizzata parzialmente nel 2000 ma il progetto è rimasto incompleto e non ha portato benefici. Pertanto è necessaria l’integrazione di quella barriera soffolta con i pannelli trasversali che potrebbe essere la soluzione più efficace. Ma si deve agire in fretta.
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