LONGOBARDI (CS) – Per una giornata intera le strade del paese saranno dei veri e propri “ treppi” ovvero dei veri e propri campi da gioco dedicati alla ruzzola del formaggio.
A Longobardi è appena iniziato il quindicesimo campionato nazionale del lancio del formaggio previsto per la giornata di oggi 12 Aprile con inizio alle 7.00 del mattino. L’associazione Cosenza ruzzola, capitanata da Gustavo Vignale che ha fortemente voluto che l’evento si svolgesse a Longobardi, si dice pronta per la grande sfida che per la prima volta si terrà nella provincia di Cosenza. La sapiente arte della lavorazione, della stagionatura e la compattezza dei formaggi utilizzati, saranno messi a dura prova da più di 150 giocatori provenienti da tutta Italia. Una sinfonia di formaggi che si “faranno strada” e creeranno appassionanti sfide.
La storia inizia da un gioco e non per gioco, da un sapere, il gioco della ruzzola del formaggio. Nella lingua italiana, al termine “ruzzola” troviamo scritto che è un disco di legno (abbastanza duro e resistente) che può avere dimensioni diverse, che si spinge con le mani e si fa ruzzolare per le strade. Il gioco prevede l’utilizzo di due attrezzi: la ruzzola e lo spago per il lancio. Il campo di gioco deve essere una strada campestre o asfaltata. Trattandosi di un gioco di origini contadine (riconosciuto oggi ufficialmente dal Coni) la ruzzola è diffusa in molte regioni d’Italia (Calabria, Valle D’Aosta, Abruzzo, Marche, Emilia, Toscana, Lazio, Umbria ecc..). Pare che siano stati gli Etruschi i primi ad introdurlo mentre altri vogliono che sia un ricordo della festa romana dedicata ad Ercole, è citato persino da Galileo nel “Dialogo sopra i Massimi Sistemi”.
A Longobardi, piccolo borgo affacciato sul Tirreno cosentino, che è anche il paese di San Nicola Saggio, questo gioco di abilità, che ha anche una forte capacità di aggregazione, è stato tramandato ai posteri dagli “antichi” affinché potesse avere una naturale continuazione. Tant’è che oggi la ruzzola, ‘u ruaddru’ del formaggio o “da pezza de casu” (come si dice in dialetto locale), è diventato nel territorio lo sport in assoluto più diffuso. Longobardi è il primo comune italiano ad averlo adottato come gioco ufficiale della comunità con tanto di delibera consiliare. A Longobardi, questa tradizione, legata anche al mondo contadino e della pastorizia, mai abbandonata, ha fatto si che nel contempo la passione permettesse, a chi pratica questo sport dal “gusto” antico, di partecipare a tornei (individuali e/o a squadre) provinciali, regionali e nazionali ottenendo risultati lusinghieri.
Anche poste italiane sarà presente con un proprio stand sino alle 16.30 con un annullo filatelico creato specificamente per l’occasione e che sarà messo a disposizione del pubblico. Sarà altresì disponibile una cartolina creata in occasione dell’avvenimento. I bozzetti sono entrambi opera dell’artista, longobardese doc, Patrick Abbate. I partecipanti, unitamente ai curiosi, ai turisti, ai simpatizzanti avranno modo di “camminare” l’intero territorio e di conoscerne da vicino le bellezze e le peculiarità offerte dalla comunità. Di conoscere un sapere che si manifesta attraverso uno sport en plein air, sano, che rispetta l’ambiente e che contribuisce alla crescita e allo sviluppo di un territorio. Per questo sport occorre notevole allenamento, forza fisica e resistenza alla fatica in gare che possono durare anche sei ore.