Lorenzin a Rossano smentisce Oliverio: “No stop al commissariamento”. Disastrosa situazione sanitaria, ma il presidente della Regione Calabria è assente
ROSSANO – Doveva incatenarsi a Roma in segno di protesta. Poi ci ha ripensato. Infine ha preferito non presentarsi neanche all’incontro con il Ministro della Salute. Così il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha deciso di disertare la visita di Beatrice Lorenzin a Rossano. Eppure due settimane fa aveva annunciato di presentarsi insieme ad un centinaio di sindaci che avevano accolto la sua proposta di affrontare il Ministro per illustrarle il dramma della sanità recandosi direttamente a Roma. Invece il governatore della Calabria che si era impegnato di chiedere la rinegoziazione del Piano di rientro del debito sanitario e la fine del commissariamento ha scelto di non incontrare Beatrice Lorenzin. Immancabile invece la presenza dell’uomo che più ha influenzato la sanità cosentina negli ultimi decenni: il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Antonio Gentile.
“Non ci sono dubbi sul proseguimento della situazione del commissariamento della sanità in Calabria”. Lo ha detto, questa mattina, a Rossano, il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, a margine di un incontro politico. Il commissariamento, dice la Lorenzin, è necessario “visti i numeri non positivi ne’ dal punto di vista del conto economico ne’ da quello dei Livelli essenziali di assistenza, per quest’ultimi dovuto anche dal fatto che non sono stati caricati i dati, che sono quelli sui quali noi dobbiamo fare una valutazione”. Sul proseguimento dell’incarico di Commissario a Massimo Scura, il ministro ha detto “è una decisione che prenderemo nel Consiglio dei ministri, con Gentiloni e Padoan, ma a me sta a cuore che ci sia una gestione manageriale, commissariale e della presidenza della Regione in armonia, e che si lavori per raggiungere gli obiettivi”.
“I cittadini calabresi meritano una sanità di serie A. E ho sempre detto che non è neanche così tanto difficile – ha detto la Lorenzin – considerando che la situazione calabrese non ha un ‘attorcigliamento’ rispetto ad altre situazioni dell’Italia, di attorcigliamento funzionale o amministrativo o di sovrastrutture: qui le strutture mancano. Se dovessi fare un bilancio dei passi avanti fatti da quando sono ministro, visto che la situazione era molto complessa, – ha detto ancora il ministro – ricordo che non c’era un piano ospedaliero, non c’era una situazione trasparente del flusso dei dati, alla Calabria erano dedicate pagine e pagine come “canaglia” della sanità italiana, oggi le cose sono diverse: la strada dei modelli organizzativi almeno è stata avviata e io mi aspetto che ci sia molta determinazione nel raggiungere gli obiettivi, che sono alla portata”.
In foto Beatrice Lorenzin e Antonio Gentile a Rossano
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