Sarà installato dal comune di San Lucido, sulla statale 18 Tirrena inferiore, per il tratto territoriale di propria competenza e gestione, un autovelox in postazione fissa dal km 324 al km 326 in entrambi i sensi di marcia. Ed ecco un nuovo dispositivo che servirà solo a far ‘guadagnare’ il Comune.
SAN LUCIDO (CS) – Sono ormai innumerevoli i tratti delle strade calabresi e del cosentino, che vedono la presenza degli autovelox. Il caso più vergognoso è certamente quello della statale 106 jonica, dove ogni comune, a pochi chilometri l’uno dall’altro, c’è un dispositivo elettronico per rilevare la velocità. Le multe fioccano anche per un chilometro di superamento del limite e i comuni ingrassano, anzi con la scusa delle casse vuote, aumentano le entrate.
Quella degli autovelox è una modalità che ha l’obiettivo di far moderare la velocità alle auto su tratti di strada pericolosi, ma ormai è diventato uno strumento che, a scapito dei contribuenti, serve solo per risollevare le casse, in questo caso del Comune di San Lucido che installerà sulla Statale 18 un nuovo autovelox. E lo fa con delibera di giunta n.66 nella quale si sottolinea che “con decreto Prefettizio n.1303/2012 del 12 gennaio 2012, sono state individuate le strade, diverse dalle autostrade e dalle strade extraurbane principali, sulle quali poter utilizzare i dispositivi e mezzi tecnici di controllo del traffico, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni alle norme di comportamento di cui agli arti 142 e 148 del C.d.S., senza obbligo di contestazione immediata, ai sensi del D.L. 20/612002, n.121 convertito con modifiche nella Legge 1.08.2002 n. 168 a cui come se non bastasse, si sono aggiunti i pareri positivi espressi dalla Polizia Stradale, soprattutto in considerazione dell’incidentalità registrata, del profilo della strada, del volume di traffico rilevato e della sua conformazione”. Dunque il Comune di San Lucido posizionerà sulla statale 18 Tirrena inferiore, in entrambi i sensi di marcia, un autovelox in postazione fissa dal km 324 al km 326.
Il vero ‘riassunto’ del discorso è che l’autovelox consentirà al Comune di poter battere cassa con la ‘scusa’ della sicurezza stradale. Fermo restando che le postazioni per il rilevamento della velocità dovranno essere adeguatamente segnalate all’utenza, secondo quanto deciso dal codice della strada, dal regolamento di attuazione dello stesso e dalle circolari del Ministero dell’interno e del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, appare più evidente che non è uno strumento per garantire maggiore sicurezza, ma per far incassare (o ingrassare) gli enti, dallo Jonio al Tirreno.
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