CORIGLIANO CALABRO (CS) – A pochi giorni dallo sbarco del mercantile Ezadeen, una nuova nave con a bordo circa 400 migranti di origini probabilmente africane sarebbe sulla rotta di Corigliano Calabro.
L’attracco al porto sarebbe previsto per la serata di oggi, come ha annunciato il sindaco Giuseppe Geraci, informato dalla Prefettura di Cosenza. Si tratterebbe, questa volta, di una nave militare che era diretta a Lampedusa. Il primo cittadino di Corigliano si è detto preoccupato “perché si sta avverando quanto purtroppo temuto e manifestato già in occasione del primo sbarco, ottimamente gestito nei giorni scorsi con Prefettura, forze dell’ordine e volontari. Se confermata la notizia, sembrerebbe, infatti, essersi aperto ormai un varco incontrollato ed ingestibile verso il nostro Porto. Il che sarebbe una oggettiva iattura, non soltanto per Corigliano ma per l’intera Sibaritide”.
“L’ente pubblico locale e la nostra comunità – continua il sindaco – non possono e non potranno sostenere, da un punto di vista organizzativo, logistico, economico ed anche sociale il ripetersi di sbarchi di navi con cospicui carichi di migranti da accogliere e gestire attingendo alle già ridotte risorse residuate dallo Stato centrale ai comuni. E’ sotto gli occhi di tutti – va avanti – l’impossibilità quotidiana di gestire, sulla base delle scarse risorse economiche e di personale, finanche i servizi fondamentali per i residenti. E’ quindi necessario ed improcrastinabile – conclude Geraci – che il Governo centrale, raccordandosi con l’Unione Europea, ascolti ed accolga senza ritardi queste preoccupazioni autentiche e che rappresentano e condividono i sentimenti diffusi delle nostre popolazioni e dell’intero territorio”.
La nave Gregoretti della Guardia Costiera intanto, giungerà in tarda serata nel porto di Corigliano Calabro con a bordo 476 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel canale di Sicilia. Tra loro, secondo le prime notizie, vi sarebbero 43 donne, alcune incinte, e 15 bambini. Da un primo controllo effettuato dal medico di bordo le condizioni complessive dei migranti sarebbero sostanzialmente buone. I profughi provengono prevalentemente dal Medio Oriente e dal nord Africa.