SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – L’aggressione a mano armata sarebbe scattata al culmine di una lite.
E’ successo a San Giovanni in Fiore, nella notte di Domenica, tra i primi fiocchi di neve e la paura per il terremoto. Una cinquantenne di origine albanese, che da anni vive nei pressi di via Roma, vicino l’ex cinema Eden, insieme alla propria figlia adolescente, ha accoltellato il coniuge al ventre ferendolo gravemente. L’episodio sarebbe scaturito dall’ennesimo maltrattamento a cui pare, secondo indiscrezioni, la donna sia sottoposta ogni volta che il marito decide di alzare il gomito. Violenze che ha rifiutato nettamente, impugnando un coltello da cucina. Secondo le prime ricostruzioni l’uomo, un boscaiolo, sarebbe tornato per l’ennesima volta ubriaco a casa iniziando a molestare la moglie inducendola così a reagire d’istinto. Al termine del litigio la donna, che ha riportato alcune ferite, è stata denunciata mentre l’uomo è stato trasferito dal nosocomio di San Giovanni in Fiore al più attrezzato ospedale di Crotone con una prognosi di sette giorni. Interrogata la casalinga ha raccontato i fatti, confessando di aver tentato di uccidere il marito. L’arma è stata poi gettata in un cassonetto e ritrovata dai carabinieri intervenuti sul posto a seguito dell’allarme lanciato dai vicini preoccupati dalle urla provenienti dall’abitazione della famiìglia albanese.