“Non sempre un comunicato rispecchia la verità delle azioni che vengono esplicitate. A volte comunica solo una grande menzogna”. Forse martedì si saprà quando sarà ‘possibile’ incontrare il governatore Oliverio
ROVITO (CS) – Il Comitato Ambientale presilano ha diffuso una nota con la quale commenta la questione del ritiro di alcuni codici CER che classificano materiali di scarto “non specificati altrimenti”. “Un tentativo di mettere a tacere la verità ed oscurare i cieli del mondo libero”. “Ci riferiamo ovviamente alla questione del ritiro di alcuni codici CER che classificano materiali di scarto “non specificati altrimenti”. E’ una proposta messa sul tavolo dall’ing. Pallaria, lo scorso 6 Aprile – spiega la nota del Comitato – durante l’ultimo incontro in Prefettura, e non certo da chi oggi se ne prende inutili meriti, visto l’inconsistenza del provvedimento, essendo la ditta stessa dell’impianto in questione concorde e non penalizzata da tale misura”.
“Non sono passi avanti verso la vittoria di questa battaglia di civiltà, ma fumo negli occhi, demagogia e disinformazione. E’ bene precisare che nella vertenza della discarica di Celico, non ci sono sfumature tali da poter stare in due posizioni differenti. O si è contro o si è a favore. Le parole possono mascherare e distorcere tanto quanto possono rivelare e illuminare. Sono poi i fatti quelli che fanno la differenza. Il disprezzo ed il cinismo di alcuni comunicati sulla Discarica di Celico, si vede da lontano, sono farciti di brutali e ciniche bugie nonchè di “pose” ridicole”.
“A noi, purtroppo, tocca resistere – prosegue la nota – non solo contro la rassegnazione di molti, ma anche contro coloro i quali, attraverso “mezze verità”, tentano di mettere improbabili cappelli. Oggi mostrarsi paladini, a parole, della legalità è il modo più facile per ottenere visibilità e fare carriere. La lotta contro la Discarica di Celico, si affianca anche alla lotta alle prepotenze di una politica che vuole trasformare una battaglia collettiva, in meriti esclusivamente di pochi. Dobbiamo resistere anche a coloro i quali vorrebbero indorare la pillola e respingiamo al mittente i tentativi di controllo di un lavoro che è di tutta la popolazione presilana”.
“Crediamo, e lo ribadiamo a gran voce, nella necessità di costruire un fronte unico, con tutte le forze presenti sul territorio, per raggiungere un obiettivo storico, la chiusura definitiva della discarica di Celico, che potrà portare vantaggi a tutti”. E per questo il Comitato Ambientale Presilano continuerà ad attuare sit in, assemblee e iniziative a Rovito, in Piazza del Popolo, la Piazza di tutti, la Piazza che rappresenta un intero territorio che si solleva contro le ingiustizie perpetrate da chi ha pensato di arricchirsi a discapito della nostra salute, dell’ambiente e del nostro futuro”.
L’obiettivo non cambia: “chiudere la discarica di Celico”
“Nella giornata di ieri – scrive ancora il Comitato Ambientale Presilano – abbiamo partecipato all’assemblea pubblica organizzata dal Movimento Presila Unita in Piazza del Municipio nel casale di Pedace. A proposito del “comune unico”, questo nuovo Istituto che vede coinvolti ben 5 Comuni della Presila cosentina, ci si è detti pronti ad avviare “un’intensa collaborazione, perché la battaglia per l’ambiente, per uno sviluppo sostenibile, per una gestione diversa dei rifiuti, sia una battaglia non solo condivisibile ma, deve diventare uno dei princìpi, uno degli assi, uno dei pilastri del nuovo comune, del nuovo statuto”.
Quelle di Giudiceandrea sono solo promesse?
All’assemblea erano presenti alcuni Sindaci decaduti, diversi esponenti politici locali ed il Consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea. Nel suo intervento, Giudiceandrea, ha fatto presenti alcune importanti novità. Ecco le sue affermazioni: ” [..] ho sentito prima gli amici del Comitato Ambientale, ho parlato con la segretaria del Presidente Oliverio, lunedì ritorna, martedì ci darà l’appuntamento per poter incontrare i tredici Sindaci o una delegazione di essi, perché ho parlato con Antonio Falcone, ed ovviamente anche una delegazione del Comitato, perché è opportuno che il Presidente venga a conoscenza dalle prime voci degli amministratori e soprattutto da parte di chi questo problema lo vive. Perché diciamocela tutta, avevamo pensato, sbagliando, che si risolvesse il problema attraverso la realizzazione di un impianto dell’umido, è stato un errore. Se le cose stanno così, quella discarica ‘deve essere chiusa sena se e senza ma’. Non ci deve essere possibilità altra se non il rispetto della norma ed in questo, i primi a rispettare la norma, debbono essere coloro i quali in questo momento stanno infestando di puzza il territorio di Spezzano, Celico e Rovito. Ci sono degli studi, li abbiamo forniti anche al Presidente Oliverio, in maniera tale che possa verificarli con i suoi occhi, sentire dalla vostra voce quella che è l’opinione e soprattutto, la parte tecnica che stata studiata da parte degli uomini e delle donne del Comitato Ambientale e correre ai ripari su una questione che è terrificante, punto. Non ci sono altre… martedì avremo la data dell’incontro.”
Sarà vero? Saranno le solite promesse? “Aspettiamo trepidanti martedì 6 giugno, quando pare che il Presidente Oliverio ci darà una data definitiva per l’incontro richiesto. Nel frattempo saremo sempre a Rovito, in Piazza del Popolo, la Piazza di tutti, con iniziative e in assemblea permanente. La lotta paga, l’obiettivo unitario del territorio deve essere la chiusura della discarica di Celico, senza orpelli e cappelli, senza se e senza ma, adesso!”.