“Grazie alla protesta associata alla proposta abbiamo quantomeno raggiunto l’obiettivo di tenere unite Corigliano e Rossano in quelle che sono le scelte per la rappresentanza parlamentare”.
COSENZA – In tanti stamattina sono scesi in strada, sindaci, politici, associazioni, comitati spontanei, imprenditori e cittadini ed hanno occupato lo svincolo di Cosenza Nord dell’autostrada A2 per dire ‘No’ alla rimodulazione dei Collegi uninominali senatoriali Calabria 1 e 2. La logica divisoria proposta dall’emendamento di Fiano è stata ritenuta inaccettabile, ma soprattutto causa di una disunione tra le due comunità della costituenda città unica Corigliano-Rossano.
I Sindaci, avevano anche inviato una missiva inoltrata al relatore della Legge elettorale Emanuele Fiano (PD), al Presidente della Prima Commissione parlamentare Affari Costituzionali, Andrea Mazziotti di Celso (Gruppo Civici e Innovatori) e ai suoi componenti, per chiedere di rimodulare i Collegi senatoriali Calabria 1 e Calabria 2, assemblati mettendo insieme Collegi camerali (previsti dal Decreto legge 536/1993) secondo una logica orizzontale che divide il territorio provinciale in Cosenza Nord (Corigliano-Paola-Castrovillari) e Cosenza Sud (Rossano-Cosenza-Rende).
Una barra geografica da raddrizzare suddividendo invece un’area Est e un’area Ovest con il Collegio 1 composto da Rossano-Castrovillari-Corigliano e il Collegio 2 da Paola-Rende-Cosenza. Soluzione, questa, culturalmente, storicamente e territorialmente oggettiva e conforme ai territori.
Il segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, è intervenuto a seguito della rimodulazione dei Collegi uninominali del Senato della Circoscrizione Calabria annunciando il raggiungimento, quantomeno, dell’obiettivo di tenere unite Corigliano e Rossano in quelle che sono le scelte per la rappresentanza parlamentare.
“Certo, tutto questo, – aggiunge Graziano – tenendo fuori un territorio contermine come il Pollino (accorpato al collegio di Cosenza), con il quale la Sibaritide condivide diverse vertenze sia sociali che politiche. In buona sostanza, abbiamo evitato una ignobile porcata che non aveva ragione d’esistere anche se i nostri parlamentari hanno trovato l’escamotage per continuare a rendere inoffensiva l’area ionica cosentina ed il Pollino. Purtroppo questo accade perche’ non e’ stato il Ministero degli Interni ad aver disegnato – aggiunge – probabilmente con piu’ criterio e senno, i perimetri collegiali, ma gli stessi parlamentari, che ora hanno fretta di andare la voto. E questo ha determinato che i partiti potessero tutelare al meglio i loro bacini di voto”.
“Per blindare l’elezione di Cosenza, ad esempio, e’ stato creato un megacollegio di oltre 500mila abitanti, camuffandolo con il “contentino” che consente a Corigliano e Rossano di andare uniti ma insieme all’intera provincia di Crotone. Dispiace, pero’, – aggiunge – leggere tra le righe la polemica di qualche segretario regionale di partito che oggi, dopo giorni di silenzio per l’evidente imbarazzo, esce allo scoperto accusando i sindaci, i cittadini e le forze sociali ed imprenditoriali dell’intero territorio ionico cosentino per aver sollevato gli scudi contro la scelta cervellotica di due collegi geograficamente orizzontali senza senno. A chi fa finta di non sapere, suggerisco di andare a leggere l’emendamento Fiano pubblicato sul sito del Parlamento nella notte tra mercoledi’ e giovedi’ scorsi. E si accorgera’ – conclude – delle bufale che va raccontando additando colpe e sospettando improbabili velleita’ personali di quanti sono coinvolti nella difesa del comprensorio della Sibaritide-Pollino e dell’Area urbana Corigliano-Rossano”.