SAN LUCIDO (CS) – Si erano praticamente sostituiti alle forze dell’ordine.
Tre ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal GIP del Tribunale di Paola, a carico di Pietro Calabria, 28enne con precedenti penali per estorsioni, armi, minacce e lesioni; Giuseppe Calabria di 33 anni, con precedenti penali per associazione mafiosa, armi, estorsione, sequestro di persona e Marco Priolo, 25enne. I tre sono accusati di violenza privata e lesioni personali aggravate in concorso. I fratelli Calabria allevatori di bestiame e forti dell’appartenenza al noto clan “Calvano”, avrebbero per mesi intimidito anche con azioni violente alcune persone, ritenuti dagli stessi, autori di furti di lieve entità, avvenuti nel Comune di San Lucido. I due, con la complicità di Priolo, si sarebbero sostituiti alle Forze dell’Ordine, imponendo la restituzione della merce rubata e obbligando i presunti colpevoli, se pur residenti, a non circolare nel territorio di San Lucido, costringendo le vittime a vivere in condizioni di timore e ansia, limitando le loro normali attività ed esigenze lavorative. Tutti e tre sono stati associati al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.