Ucciso ad un posto di blocco, contestato l’omicidio volontario per due militari

CASTROVILLARI (CS) – Si aggrava la posizione dei due carabinieri che spararono contro Sandrino Greco, uccidendolo.

Il giudice per le udienze preliminari di Castrovillari ha modificato da omicidio colposo ad omicidio volontario il capo d’imputazione per i due militari accusati della morte di Sandrino Greco, l’uomo di 36 anni ucciso il 21 gennaio 2011 dopo avere forzato un posto di blocco dell’Arma lungo la statale 106, a Rossano. A renderlo noto è uno dei legali di parte civile, l’avvocato Francesca Straticò. La richiesta di variare il capo d’imputazione è stata avanzata dal pm, Vincenzo Quaranta. Alla richiesta da parte del pubblico ministero si è giunti dopo un’intensa attività difensiva svolta dagli avvocati delle parti offese che si sono costituite parti civili. Nell’udienza preliminare si sono costituiti gli avvocati Francesca Straticò per la compagna della vittima ed i loro due figli; Giuseppe De Marco e Giovanni Giannicco per i genitori e Antonio Bonifati per un altro congiunto di Greco. I difensori si sono avvalsi principalmente degli elaborati tecnici dei loro periti al fine di ottenere una diversa visione dei fatti da parte della Procura della Repubblica. I difensori dei familiari della vittima si sono detti “soddisfatti” ed hanno precisato che questo “è il primo passo per fare piena luce su quanto accaduto in quella drammatica notte, nonché il primo rilevante atto idoneo ad ottenere piena giustizia per la morte di un giovane ragazzo”. Sandrino Greco, secondo la ricostruzione fatta dagli agenti del Commissariato di Rossano, era alla guida di un fuoristrada rubato. Il mezzo era preceduto da un’utilitaria che non si era fermata all’alt, ma che era riuscita a fuggire. I carabinieri inseguirono il mezzo guidato da Greco sino ad una stradina di campagna. Quando l’uomo si rese conto che la strada era senza uscita, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, invertì la marcia e speronò l’auto dei carabinieri per aprirsi un varco. I militari scesero allora dall’auto e spararono alcuni colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio, ma Greco, invece di fermarsi, tentò di investirli. A quel punto i carabinieri, mentre l’auto stava passando accanto alla loro vettura di servizio spararono ed un colpo di pistola raggiunse l’uomo alla testa, uccidendolo all’istante.

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