Aziende intestate a prestanome, la Finanza di Paola ha emesso 14 misure cautelari (VIDEO)

Quattordici misure cautelari nei confronti di altrettante persone accusate di fittizia intestazione di aziende. I finanzieri di Paola hanno anche sequestrato 12 società per un valore di due milioni di euro.

 

PAOLA (CS) – La Guardia di Finanza di Paola ha eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal Gip, Rosamaria Mesiti, su richiesta del Procuratore Bruno Giordano e del Sostituto Teresa Valeria Grieco, nei confronti 14 persone responsabili di aver attribuito fittiziamente la titolarità di beni e aziende al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniali. All’effettivo titolare dei beni e delle attività, un soggetto pluripregiudicato, è stata applicata la misura della custodia in carcere. Per le restanti tredici persone, considerate prestanome, sono stati disposti gli arresti domiciliari e l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. L’accusa è di fittizia attribuzione ad altri della titolarità di beni che potrebbero essere oggetto di sequestro e confisca.

Il soggetto effettivo titolare, al fine di evitare il sequestro dei beni illecitamente acquisiti, avrebbe schermato l’investimento patrimoniale e ne avrebbe attribuito fittiziamente la titolarità formale a terzi soggetti. Nelle attività imprenditoriali spesso ciò avviene con l’assunzione della qualità di socio occulto di società e la presenza di soci e imprenditori “fittizi” o “prestanome”, al fine di agevolare una successiva circolazione dei beni nel tessuto finanziario, economico e produttivo ed evitare che l’emergere della illecita ricchezza consente l’applicazione di misure patrimoniali e quindi il sequestro e la confisca dei beni.

guardia finanza paola

Per tali motivi sono state sottoposte a sequestro le quote sociali di 12 società, complessi aziendali, beni mobili, autovetture ed immobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro.

In particolare, le indagini effettuate dalle Fiamme Gialle, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Paola, hanno consentito di ricostruire la storia societaria e finanziaria di 12 imprese attive nei seguenti settori: supermercati, abbigliamento e pubblicità, tutte riconducibili al “dominus” di fatto di proprietario e gestore, attraverso compiacenti prestanome legati da vincoli di parentela, di amicizia e pregressi rapporti di lavoro. Le attività commerciali venivano avviate ed operavano di fatto per uno o due anni, durante i quali però contraevano ingenti debiti nei confronti di fornitori e, soprattutto, dell’Erario, per poi essere abbandonate, poste in liquidazione o dichiarate fallite. I complessi aziendali, quindi, venivano ceduti ad altri soggetti economici di nuova costituzione, sempre riconducibili all‘effettivo titolare, attraverso i prestanome. Il notevole flusso di denaro generato – soprattutto contante – serviva per finanziare la “catena delle diverse attività”, producendo ulteriore ricchezza “illecita”, condizionante il tessuto finanziario, economico e produttivo.

IL PRESTANOME:

E’ Agostino Iacovo, 38 anni, già noto alle forze dell’ordine, l’imprenditore finito in carcere questa mattina, arrestato nell’ambito dell’operazione della guardia di finanza di Paola che ha scoperto una serie di aziende, a lui riconducibili, intestate a prestanome. Ai domiciliari sono finite la sorella, Gigliola Iacovo, e un suo collaboratore, Enzo Buono. Per altre 11 persone è stato disposto l’obbligo di firma. Sottoposte a sequestro le quote di 12 società, complessi aziendali, beni mobili ed immobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro.

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