Dal potenziamento della rete fognante al miglioramento della viabilità nelle contrade, e ancora la mitigazione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza dei torrenti
PAOLA (CS) – Saranno finanziati dalla Regione Calabria, con 900mila euro interventi per contrastare il dissesto idrogeologico con la messa in sicurezza dei torrenti e dei corsi d’acqua interessati, in particolar modo, dall’alluvione del 2010. Era e resta priorità dell’esecutivo guidato dal Sindaco Ferrari, salvaguardare l’incolumità pubblica e ridurre i rischi di eventuali e nuovi eventi meteorici. Gli interventi si sono resi necessari a seguito dell’alluvione dell’ottobre 2010 e ai conseguenti fenomeni di frane, dissesti, esondazioni, erosione delle sponde ed altri danni provocati dalla piena di tutti i corsi d’acqua, che avevano indotto a richiedere lo stato di calamità naturale. Ed è in corso di realizzazione anche il rifacimento di Via Bisanzio, lungo la sponda del torrente Varco Le Chianche, importante via d’accesso al Complesso monastico di Badia, franata durante l’alluvione.
Gli altri torrenti riconosciuti a rischio idrogeologico vanno dal Licciardo al Manca di Gatto passando dallo Scirocco, sui quali per via della situazione maggiormente preoccupante, l’Amministrazione Comunale ha programmato opere di sistemazione e di consolidamento. Sugli stessi, in precedenza, erano stati eseguiti solo interventi riparatori di somma urgenza per la rimozione di materiali prevalentemente di natura detritica.
Il progetto, nello specifico, ha riguardato i siti con pericolo incombente per i quartieri del centro urbano, le zone di aste fluviali che attraversano l’area urbana e le adiacenti zone monumentali. Tra gli interventi realizzati dopo una prima fase di pulizia degli alvei che ha consentito di eliminare tutti i materiali che ostruivano il passaggio del corso d’acqua e la sistemazione degli argini del torrente, si sono realizzati le opere di protezione delle scarpate con gabbionate metalliche, le opere di ingegneria naturalistica con valenza strutturale come le terre rinforzate, interventi di consolidamento o ricostruzione di scarpate in dissesto, opere strutturali in cemento armato, e briglie.
Miglioramento della vivibilità delle contrade
La tutela dell’ambiente ma anche un miglioramento della vivibilità delle contrade e delle periferie; la qualità ed efficienza dei servizi; la dotazione all’intero territorio comunale di un sistema di collettamento dei reflui urbani utile a contrastare l’inquinamento delle aste torrentizie.
Parola d’ordine dell’amministrazione comunale è “tutelare l’ambiente”. Sono 500mila euro i fondi regionali per il collettamento fognario dei reflui da insediamenti collinari e per la tutela ambientale di alcune aste torrentizie interessate da inquinamento. Ad oggi resta fuori, ma si interverrà presto, solo il 9% del territorio.
Da contrada Carusi, a nord, i cui fenomeni da sversamenti incontrollati interessavano il torrente La Ponte ed il Fosso Tordillo, al tratto nelle adiacenze della sponda a sinistra del torrente Palumbo; da contrada Castagnelle-Petraro i cui reflui interessavano il torrente Licciardo, in corrispondenza della SS 107, ed il fosso Vallone Carasco alla località Tenimento, e le zone adiacenti il torrente Manca di Gatto, fino al comparto di Deuda, ubicato a sud del territorio comunale, confinante con il Comune di San Lucido. È di 3925 metri lineari la lunghezza della rete realizzata; 1085 metri in più rispetto a quanto previsto nel progetto preliminare.
In particolare, il programma d’interventi, ha mirato alla risoluzione delle problematiche relative al Vecchio Canale di scarico del depuratore, alla precarietà del sistema di smaltimento dei reflui tra la Casa Circondariale ed il villaggio turistico Bahia, e l’accertamento di un notevole numero di fabbricati non allacciati alla rete fognaria soprattutto nelle aree di influenza dei torrenti Scirocco, Palummo e Casale.