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Ospedale Hub ad Arcavacata, Comitato “No Scippo” e Consulta del Commercio contrari: «Città penalizzata»

comitato no scippo

COSENZA – Opporsi con decisione allo spostamento del sito previsto per la realizzazione del nuovo ospedale hub della provincia di Cosenza da Vaglio Lise alla località di Arcavacata. È da questo obiettivo che nasce il Comitato “No Scippo”, un coordinamento civico promosso da diverse realtà associative e comitati cittadini — tra cui il Comitato No Fusione di Cosenza, il Comitato per la Città Policentrica (CCP), Dossetti – Prima che tutto crolli, Buongiorno Cosenza, l’Unione Sindacale di Base (USB) e La Base.

Il movimento, aperto a tutti i cittadini e le organizzazioni che condividono la causa, si propone di difendere la legittimità della scelta di Vaglio Lise come sede del nuovo ospedale hub provinciale, richiamando l’attenzione sui valori di legalità, trasparenza amministrativa e diritto alla salute.“Non è una battaglia campanilistica – sottolinea il Comitato – ma una questione di buon senso e giustizia per l’intera provincia. L’area di Vaglio Lise è strategica, ben collegata e già pronta ad accogliere una struttura sanitaria moderna e accessibile.”

Il Comitato contesta la scelta di rimettere in discussione un progetto già definito e finanziato, temendo che dietro ritardi e incertezze si nasconda un “vero e proprio tentativo di scippo ai danni della città capoluogo”. Da qui, la volontà di costruire un fronte civico ampio, che unisca cittadini, associazioni, forze sociali e istituzioni locali in una battaglia di civiltà per una sanità pubblica equa e territoriale.

Comitato “No Scippo” incontra la Consulta del Commercio

Oggi, alle 14.30, nella sala pre-consiliare di Palazzo dei Bruzi, il Comitato “No Scippo” ha incontrato il direttivo della Consulta del Commercio della città di Cosenza. Al centro del confronto, la scelta di sostenere apertamente la battaglia contro lo spostamento dei fondi e del progetto del nuovo ospedale.

Durante l’incontro, la presidente della Consulta, Maria Grazia Cavaliere, ha confermato l’adesione formale dell’organismo al Comitato, motivando la decisione con una chiara posizione di equilibrio e responsabilità. “Abbiamo deciso di aderire al Comitato perché i fondi destinati a Cosenza per il nuovo ospedale sembrano ora diretti verso Arcavacata,” ha dichiarato Cavaliere. “È giusto che l’Università abbia il suo Policlinico, ma questo non toglie che l’ospedale di Cosenza debba esserci. Non si è contro il Policlinico universitario, ma siamo per l’ospedale a Cosenza: una cosa non esclude l’altra.”

La presidente ha inoltre evidenziato le difficoltà croniche dell’ospedale Annunziata, sottolineando come la sua condizione non possa sopportare ulteriori ritardi nella costruzione di una nuova struttura sanitaria moderna ed efficiente. “L’Annunziata ha problemi da troppo tempo. Se l’ospedale venisse spostato, Cosenza rischierebbe di diventare la periferia di Rende” ha aggiunto Cavaliere. “Questa non è una protesta di categoria, ma una presa di posizione a tutela della città e del suo tessuto economico e sociale”.

La Consulta del Commercio teme infatti che la perdita del nuovo ospedale nel cuore del capoluogo possa avere ripercussioni pesanti sul commercio, sui servizi e sulla vita urbana di Cosenza, svuotando progressivamente il centro e riducendo l’attrattività della città.

“Lo spostamento dell’Ospedale Hub di Cosenza è uno scippo alla città e ai cittadini”

Il Comitato “No Scippo”, con il pieno sostegno della Consulta del Commercio, Artigianato e Attività Produttive del Comune di Cosenza, esprime la più ferma opposizione al progetto di spostamento del nuovo ospedale hub da Cosenza ad Arcavacata. Secondo il Comitato e la Consulta, tale decisione rappresenta un atto di grave penalizzazione per la città e per l’intero sistema economico e sociale urbano.

I lavori, introdotti dalla presidente della Consulta Maria Grazia Cavaliere, sono stati caratterizzati da una serie di interventi puntuali e coerenti con la posizione del Comitato “No Scippo”. “Cosenza vive anche grazie alla presenza di uffici pubblici, servizi sanitari e attività commerciali connesse,” ha sottolineato Cavaliere. “Spostare l’ospedale significa colpire indirettamente centinaia di negozi, bar, ristoranti e piccole imprese che oggi gravitano intorno al presidio sanitario e al suo indotto”.

“Lo definiamo uno scippo perché sottrae a Cosenza un’infrastruttura vitale, non solo sanitaria ma anche economica e sociale” ha dichiarato Sergio Nucci del Comitato No Scippo. “Un ospedale moderno e accessibile deve nascere dove esistono già servizi, collegamenti e una comunità che lo sostiene, ovvero a Vaglio Lise. Va bene il Policlinico universitario ad Arcavacata, ma l’ospedale hub resti a Cosenza”. 

Il trasferimento dell’ospedale verso Arcavacata, spiegano i rappresentanti della Consulta del Commercio, rischia di desertificare ulteriormente il centro urbano, allontanando migliaia di persone ogni giorno e indebolendo un tessuto economico già provato.

Nel dibattito sono intervenuti il dott. Mario Bozzo, che ha evidenziato come “anche questo scippo sia la logica conseguenza di un modo di governare autoritario e antidemocratico, dove ogni decisione è calata dall’alto e le persone anziché cittadini sono considerate sudditi”, e il prof. Paolo Veltri, che ha precisato: “Il limite dell’individuazione di Vaglio Lise come area ad alto rischio idrogeologico è un falso problema. Ogni area, con le conoscenze e le competenze attuali, può essere resa idonea. Parlare di rischio idrogeologico senza considerare le soluzioni per attenuarlo è strumentale e pretestuoso.”

Sono intervenuti anche Giannino Dodaro (Comitato Piazza Spirito Santo), Serafino Conforti (Circolo culturale Saragat), Carlo De Gaetano e Rosa Principe per il Comitato No Scippo, Fragale, Tartoni e Gravina per il Comitato Riforma-Rivocati, e Sisca, Colucci e Perri per la Consulta del Commercio. Il consigliere Ivan Commodaro ha garantito il pieno appoggio alle iniziative che il Comitato intenderà intraprendere.

Un consiglio comunale aperto

Al termine dell’incontro, i partecipanti hanno concordato di chiedere al presidente del Consiglio comunale la convocazione di un consiglio aperto alla cittadinanza, che veda la più ampia partecipazione delle forze politiche, sociali, imprenditoriali e associative, affinché si esprimano in modo chiaro sullo spostamento dell’ospedale a Arcavacata. “La salute e lo sviluppo non si spostano per decreto” ha concluso Bozzo. “Cosenza non può essere privata del suo ruolo di centro sanitario e di riferimento territoriale. Non resteremo in silenzio davanti a questo scippo.”

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