Provincia
Ospedale di Paola, manifestanti scendo in piazza: «il territorio reclama servizi»
PAOLA (CS) – “Manifestazione a tutela del diritto alla salute sul Tirreno Cosentino. Nel piazzale antistante l’ingresso dell‘Ospedale di Paola, a seguito di una generale presa di coscienza da parte dei cittadini, abbiamo sventolato la bandiera della buona sanità, priva di colori politici ma ricca di tanta partecipazione attiva. Esprime soddisfazione il comitato popolare per la difesa del diritto alla salute.
“Non è mai semplice scendere in piazza e protestare – si legge nella nota del Comitato difesa Diritto salute Paola – per una giusta causa. La nostra non è una battaglia campanilistica nella quale Paola deve avere il sopravvento su Cetraro. ‘Mors tua vita mea’ non è tra i principi che alimentano la nostra azione, semmai, chiediamo, al presidente Occhiuto, di rilanciare davvero gli ospedali senza spostare reparti. La coperta è corta. Il territorio reclama servizi. C’è una tradizione sanitaria importante da tutelare e continuare, altro che promesse e propaganda. I timori sono tanti, e sono alimentati anche da silenzi incomprensibili”.
Il Comitato popolare afferma inoltre: “Ringraziamo Graziano Di Natale per la presenza ma soprattutto per il suo continuo operato. Sempre pronto a difendere il Presidio Ospedaliero, ha avuto ancora una volta il coraggio di condurre una battaglia tutt’altro che personalistica ma per gli interessi della collettività. Prendano esempio da lui presunti rappresentanti della massima istituzione calabrese, assenti, che alla ricerca della verità hanno preferito una pacca sulle spalle“. Ed ancora: “Chiediamo al Presidente Occhiuto di fornire delucidazioni. Il Riordino della sanità e la modifica del DCA N.64 coincide con lo spostamento del polo chirurgico da Paola a Cetraro?”. Interroga il comitato presieduto da Guglielmo Guzzo. Lo stimato dottore, assente alla manifestazione per motivi familiari, ha reso noto: “Sono onorato per la manifestazione di affetto nei miei confronti. È indubbia la mia posizione fin dai tempi di Doris Lo Moro, così come è indubbia la presa di posizione nei confronti dell’ex commissario Scura sull’emanazione del decreto N. 64. La mia azione di Presidente del Comitato -conclude – sarà rispettosa delle istituzioni e dei ruoli ma andremo avanti“.

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