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Naufragio: incidente probatorio, il superstite «ci avevano assicurato la salvezza in Italia»

Calabria

Naufragio: incidente probatorio, il superstite «ci avevano assicurato la salvezza in Italia»

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Strage migranti cutro

CATANZARO – Ha preso il via, davanti al gip del Tribunale dei minori di Catanzaro, l’incidente probatorio per il naufragio di Steccato di Cutro che ha provocato la morte di 86 persone.

Per l’udienza di oggi sono stati convocati tre superstiti, un siriano e due pakistani. Altre due persone sopravvissute al naufragio saranno sentite lunedì prossimo e quattro martedì.

“Sapevo che l’Italia protegge”. A dirlo, secondo quanto si è appreso, è stato uno dei superstiti sentito dal gip del Tribunale dei minorenni di Catanzaro, Donatella Garcea, nell’incidente probatorio per il presunto scafista 17enne.

L’uomo ha anche riferito che gli scafisti lo avevano rassicurato che una volta giunti nelle acque italiane i migranti sarebbero stati salvati. Il superstite ha poi detto che, una volta giunto a riva, c’erano solo due carabinieri ed un pescatore. Inoltre ha riferito di avere sempre viaggiato sotto coperta e di non essersi reso conto delle condizioni del mare. E poi, con l’avvicinarsi alla riva, di essersi molto preoccupato.

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