Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Naspi e disoccupazione, stretta del Governo: chi rifiuta un’offerta di lavoro perde l’assegno

Italia

nuove regole

Naspi e disoccupazione, stretta del Governo: chi rifiuta un’offerta di lavoro perde l’assegno

Chi percepisce la Naspi dovrà accettare le offerte di lavoro ritenute idonee o perderà il sussidio: obbligatoria anche l’iscrizione alla piattaforma Siisl e la firma del Patto di servizio

Pubblicato

il

ROMA – Arriva la stretta sulla Naspi e sugli altri sussidi di disoccupazione. Con il nuovo decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri, il Governo introduce regole più rigide per chi percepisce l’indennità. Il principio è chiaro: chi rifiuta un’offerta di lavoro considerata idonea, anche una sola volta, perderà automaticamente il diritto al sussidio.

La misura, inserita all’interno del decreto sulla sicurezza sul lavoro, punta a rendere più efficace il sistema di reinserimento occupazionale e a evitare abusi nell’erogazione delle indennità. Il provvedimento riguarda i beneficiari di Naspi, Dis-Coll e Iscro, ossia le principali forme di sostegno al reddito per disoccupati e autonomi in difficoltà.

Obbligo di iscrizione alla piattaforma Siisl

Per continuare a percepire l’assegno, sarà obbligatoria l’iscrizione alla piattaforma Siisl (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa). L’iscrizione dovrà essere accompagnata dal caricamento del curriculum e dalla firma del Patto di servizio personalizzato, un accordo che certifica la disponibilità effettiva del disoccupato a rientrare nel mondo del lavoro. Chi non effettuerà la registrazione subirà una decurtazione del 25% sulla prima mensilità, con rischio di sospensione immediata del sussidio in caso di ulteriore inadempienza. Anche il mancato rispetto dei tempi per la firma del patto – fissati in 45 giorni dalla registrazione – comporterà la revoca dell’indennità.

Offerte “idonee” e perdita del sussidio della Naspi

Il decreto specifica cosa si intende per offerta di lavoro idonea: dovrà provenire da un’azienda dello stesso settore o di area equivalente a quella del precedente impiego, offrire una retribuzione pari o superiore a quella percepita in passato e avere sede nello stesso Comune (o entro un raggio di 20 chilometri). Rifiutare una proposta che risponde a questi criteri comporterà la perdita immediata della Naspi. L’obiettivo del Governo è favorire il ritorno al lavoro e limitare il ricorso prolungato ai sussidi, riservandoli a chi ne ha realmente bisogno.

Nuovi requisiti contributivi dal 2025

La stretta si inserisce in un percorso già avviato con la Legge di Bilancio 2025, che aveva introdotto ulteriori condizioni per l’accesso alla Naspi. Chi nei 12 mesi precedenti la perdita involontaria del lavoro ha lasciato volontariamente un impiego a tempo indeterminato, dovrà dimostrare almeno 13 settimane di contribuzione nel periodo compreso tra le due cessazioni lavorative. Con questo nuovo pacchetto di norme, il Governo Meloni punta a rendere più “attiva” la politica di sostegno alla disoccupazione, legando sempre di più l’erogazione dell’indennità all’effettiva disponibilità a lavorare e alla collaborazione con i centri per l’impiego.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA