Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Medici cubani, Molise e Sardegna seguono l’esempio della Calabria. UGL Salute: «Solo una soluzione tampone»

Calabria

Medici cubani, Molise e Sardegna seguono l’esempio della Calabria. UGL Salute: «Solo una soluzione tampone»

Pubblicato

il

ROMA – Aveva fatto parlare tanto l’arrivo dei medici cubani in Calabria “reclutati” da Occhiuto per sopperire alle carenze della sanità regionale e nelle settimane scorse la fuga degli stessi dal Servizio Sanitario Nazionale. Eppure lo stesso modus operandi è stato scelto ora da Molise e Sardegna. Lo denuncia l’UGL Salute per voce del suo segretario nazionale Gianluca Giuliano che parla di una “soluzione tampone che non affronta i veri nodi della crisi della sanità pubblica”.

“Dopo la Calabria – dove alcuni professionisti assunti si sono resi irreperibili non rientrando dalle ferie, mentre altri sono passati al privato o hanno scelto di andare all’estero – anche Molise e Sardegna hanno deciso di ricorrere a questa strada, che appare più come un intervento d’emergenza che come una risposta strutturale ai bisogni del Servizio Sanitario Nazionale. Ancora una volta – dichiara Gianluca Giuliano – si sceglie la scorciatoia più rapida, piuttosto che valorizzare e trattenere i nostri professionisti sanitari, formati e altamente qualificati”.

“Non è accettabile – prosegue Giuliano – che in un Paese come l’Italia non si investa seriamente sul personale interno, preferendo ricorrere a soluzioni estemporanee. Servono contratti stabili, retribuzioni adeguate, migliori condizioni di lavoro e incentivi concreti, così da fermare la fuga all’estero e verso il privato di medici e infermieri italiani”.

La necessità di un accordo sui requisiti del personale estero

“Al tempo stesso – aggiunge – riteniamo fondamentale che si giunga a un accordo Stato–Regioni che disciplini con chiarezza i requisiti del personale sanitario proveniente dall’estero. È una misura necessaria per garantire la qualità delle cure, la sicurezza dei pazienti e la salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza, che rappresentano il cuore della sanità pubblica. L’UGL Salute – conclude Giuliano – ribadisce con forza la necessità di una strategia nazionale di assunzioni e valorizzazione del nostro capitale umano. Importare medici dall’estero non è la soluzione: occorre dare dignità, tutele e prospettive ai nostri professionisti, senza i quali non è possibile garantire un vero futuro al SSN”.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA