Due università australiane offriranno lauree master sulla produzione di ‘parti di ricambio’ del corpo umano.
Il corso universitario al mondo in ‘biofabrication’, questo il nome della tecnologia, inizia quest’anno ed è stato presentato oggi a Brisbane dal prof. Dietmar Hutmacher dell’Università di Tecnologia del Queensland.Il corso sarà disponibile nel prossimo futuro anche presso l’Università di Wollongong a sud di Sydney, il Centro medico dell’Università di Utrecht in Olanda e l’Università di Wurzburg in Germania. La biofabrication usa la stampa 3D per produrre intricate impalcature di plastica biodegradabile, simili a nidi d’ape, su cui si coltiva tessuto corporeo. Le impalcature, su cui vengono iniettate cellule staminali, sono impiantate nel corpo dei pazienti. Nuovo tessuto cresce quindi attorno alle impalcature, che infine si dissolvono. La biofabrication viene già usata per far ricrescere ossa, cartilagine, muscoli, nervi e pelle, ha detto Hutmacher. Le applicazioni mediche sono illimitate, ha aggiunto. Si potranno far ricrescere nasi e orecchie nelle vittime di ustioni, nuovi seni nelle donne che soffrono di cancro e nuove anche negli anziani artritici. Con nuove ricerche e adeguati investimenti, si potrà ricostruire qualsiasi parte del corpo. “Entro 50 anni sarà possibile ricreare interi organi anche complessi”, ha detto.