Lo chef di QuiCosenza insegna a preparare i piatti migliori del Belpaese, partendo dalla Valle d’Aosta.
Inizia il nostro viaggio dedicato alla gastronomia regionale italiana. Ogni settimana parleremo di un territorio diverso e dei suoi piatti tipici con le proprie caratteristiche organolettiche e i vini che ne esaltano i sapori.Si parte dal Settentrione, in particolare dalla piccola Valle d’Aosta, per conoscere la cucina valdostana. Un modo di cuocere i cibi in cui si evidenzia soprattutto l’assenza del frumento e la limitazione dell’olio di oliva: il primo sostituito dal pane di segale, il secondo invece dal burro. Vivendo di prodotti locali e limitando gli scambi con l’esterno al minimo, si può definire la tradizione culinaria della Valle d’Aosta come l’unica cucina locale che si distacca dalla tradizione delle altre cucine italiane, mostrando grandi affinità con le regioni transalpine vicine. I prodotti locali sono essenzialmente cereali di montagna, prodotti caseari bovini e caprini, carni e derivati di bovini, suini e di camoscio. Oltre ai Prodotti agroalimentari tradizionali locali, gli ingredienti principali sono: verdura (rape, porri, cipolla), patate, castagne, mele e pere. Si tratta di una cucina robusta tipica delle cucine di montagna.
Tra i primi tipici di questa zona abbiamo la Chnéfflene, bottoncini di pastella (farina, acqua, latte, uovo) cotti in acqua bollente e conditi con fonduta, panna e speck oppure cipolla brasata, e chnolle, gnocchetti di farina di mais, da mangiare in un brodo di carne di maiale. La pèilà, una minestra di farina di segale e di frumento, con pane, fontina e burro. Secondo il dottor César-Emmanuel Grappein di Cogne, suo inventore, questa zuppa ha virtù curative. Da non dimenticare la polenta, le zuppe con il riso e le castagne con il latte. Tra i secondi spicca la carbonade, antico piatto tipico delle Alpi occidentali, diffuso anche nel sud-est della Francia, a base di carne bovina salata per 12 giorni e cotta lentamente con aglio e lardo affumicato sotto sale e poi condita in una salsa di vino bianco secco, uovo, farina, cannella, chiodi di garofano, pepe e noce moscata. Come non ricordare le Cotolette di vitello alla valdostana, con fontina e uova, fritte nel burro. E poi ancora i fricandeau, una noce di vitello a pezzetti con cipolla, rosmarino, erbe aromatiche e vino bianco da mangiare con la polenta. Tra i vini tipici di questa zona è da citare il Valle d’Aosta DOC. Tra i bianchi spicca il Valle d’Aosta Chardonnay e il Valle d’Aosta Muller Thurgau un vino bianco aromatico molto particolare, tra i vini rossi non si possono non provare il Valle d’Aosta Chambave rosso e il Valle D’Aosta Donnas.