ROMA – Emilio Fede trovava Ruby Rubacuori “brutta” e “aveva un cattivo odore e, mentre ballava la danza del ventre, faceva le
bollicine masticando la gomma”. Un giudizio espresso dall’ex direttore del Tg4 parlando delle serate ad Arcore nella testimonianza al processo Ruby in cui Silvio Berlusconi è imputato di concussione e prostituzione minorile.
Per Fede, Ruby, “non era una persona che mi interessava, di lei non mi interessavo, la trovavo inadeguata fisicamente”. L’ex direttore del Tg4 ha aggiunto “a prima vista certamente non mi sembrava minorenne. Lei diceva di avere 24 anni e di essere egiziana… Io comunque ero incuriosito in senso negativo, mi procurava un fastidio visivo”.
“Erano cene, occasioni conviviali normali, una volta a una ragazza volò via il reggiseno mentre ballava, Berlusconi disse ai camerieri di darle qualcosa per coprirsi” ha raccontato Fede aggiungendo che non c’erano “nè trasgressioni né toccamenti”. “Una volta che ero a cena al ristorante Da Giannino con Lele Mora un signore che si occupa di casting mi disse di aver visto i documenti di Ruby con la data di nascita contraffatta”, ha aggiunto Fede.
L ‘ex direttore del Tg4 ha spiegato inoltre di non essere stato lui a portare la ragazza marocchina nella residenza dell’ex premier. A Fede la difesa ha rivolto domande sulla presenza alla cena del 22 agosto 2010 di Ambra Battilana e Chiara Danese, poi costituite parte civile contro di lui nel processo Ruby2. “La battuta ‘cibo suo’ tra me e Berlusconi sulle due ragazze è diventato un fatto sessuale. La verità è stata cancellata perché l’agente delle due ragazze Davide Salemi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una delle due, non ricordo se l’una o l’altra, dopo lo scandalo mi telefonò per dire: ‘Ha visto quello che è successo, noi abbiamo dato quell’immagine, ci sarebbe bisogno di un risarcimento”.