Continua il nostro viaggio all’interno della cucina romana. Scopriremo un’altra ricetta tradizionale del Lazio: la Carbonara.
La carbonara, personalmente, la preferisco con i rigatoni e non con gli spaghetti e quindi la preparerò a gusto mio. Partiamo come sempre dagli ingredienti per 4 persone:
– 320 grammi di rigatoni
– 8 rossi d’uova
– 200g di guanciale stagionato di suino nero
– 120 g di pecorino crotonese
– sale e pepe q.b.
Iniziamo calando in abbondante acqua salata i nostri rigatoni e mi raccomando, la pasta si butta quando l’acqua bolle vivacemente.
I nostri rigatoni stanno cuocendo e dobbiamo aspettare circa 10/11 minuti in base alla tipologia di pasta che usiamo ma seguiamo sempre il tempo scritto sulla confezione, l’unica astensione e che noi li leveremo due minuti prima.
Adesso mentre la pasta cuoce prepariamo il condimento:
Prendiamo il guanciale e tagliamolo a striscioline di media grandezza. Mettiamolo poi in una padella antiaderente e facciamo sudare il guanciale bene e a fuoco vivace.
Nel frattempo prendiamo i rossi d’uovo, aggiungiamo il pecorino romano e un pò di pepe ed amalgamiamo bene il tutto, con l’aiuto di una forchetta. Mescolando bene questi tre ingredienti abbiamo ottenuto un composto omogeneo e adesso, con l’aiuto di un mestolo aggiungiamo al nostro composto un pò di acqua di cottura della pasta ben calda e amalgamiamo ancora, cosi da renderlo denso e far cuocere leggermente l’uovo.
Quando il guanciale sara ben trasudato e risulterà croccante, chiudiamo il fornello, scoliamo la pasta e mi raccomando due minuti prima della cottura, aggiungiamola in padella al guanciale. Ora riaccendiamo il fornello e amalgamiamo finché la pasta non arriva a cottura.
Una volta arrivata a cottura chiudiamo di nuovo il fuoco e aggiungiamo il composto con l’uovo. Saltiamo il tutto e se necessario aggiungiamo un’altro po di acqua di cottura della pasta. Quando tutto risulterà ben amalgamato serviamo in tavola con una spolverata di pepe nero.
Come avrete potuto notare non abbiamo usato sale ( ma solo per la cottura della pasta), e non ci siamo dimenticati; il guanciale e il pecorino romano però ne contengono molto e quindi in cottura lo rilasciamo al nostro condimento.