Lara Comi fa parte della nuova generazione di politici che con le elezioni 2013 hanno preso piede.
Nata nel 1983, una laurea con lode in Scienze Economiche all’Università Cattolica di Milano, è la prezzemolina-fatina del Pdl, quella giovane dal volto rassicurante e di bella presenza che è ospite fissa di numerosi talk show televisivi.
Complice un viso pulito, dei modi pacati e argomentazioni monotematiche da pidiellina.
Lara Comi è diventata uno dei pupilli di Berlusconi, guadagnandosi l’invidia di molte fedelissime, la Gelmini in primis.
Pare che l’ex premier preferisca la Comi a molte donne del partito perché in grado di bucare il video.
A rafforzare l’immagine mediatica della perfetta rappresentante del partito ci sarebbero delle telefonate strategiche tra Berlusconi e la Comi, mirate ad una migliore resa televisiva.
Indicazioni che, nonostante tutto, non sono bastate a salvarla dalla prima gaffe pubblica in diretta su La7: “Non condivido il gesto di Umberto Ambrosoli”. Il riferimento è al minuto di silenzio per la morte di Giulio Andreotti in consiglio regionale a cui il coordinatore del centro sinistra non ha presenziato. Una dichiarazione che ha subito scatenato la reazione di Massimo Cacciari: “Ma lei conosce la storia italiana di quegli anni? Ne ha una vaga idea? Ci sono anche dei libri di storia, s’informi. Anche se è giovane può leggere qualcosa”.