ROMA (TMNews) – E’ morto a 95 anni a Londra il grande storico britannico Eric Hobsbawm. Tra i più importanti storici mondiali, marxista appassionato di Jazz, Hobsbawm era malato da tempo ed è morto nella sua casa di Londra.
Tra i suoi libri più significativi “Il secolo breve”, “Ribelli. Forme primitive di rivolta sociale”, la quadrilogia: L’eta della rivoluzione, il trionfo della borghesia, l’età degli imperi, “L’età degli estremi”, e l’autobiografia “Anni interessanti”. In particolare la quadrilogia è considerata una pietra miliare della storiografia moderna. Un altro autorevole storico britannico, Niall Ferguson, ha definito questa poderosa opera “il miglior punto di partenza per chiunque voglia studiare la storia moderna”. Marxista per tutta la vita, Hobsbawm restò legato al partito comunista britannico anche dopo l’invasione dell’Ungheria nel 1956, scelta che gli costò non poche critiche. Anni più tardi spiegò di “non aver mai cercato di sminuire le atrocità che avvenivano nella Russia sovietica” ma di aver creduto nel sogno comunista di “dar vita a un nuovo mondo”. Nato da una famiglia ebraica ad Alessandria d’Egitto, Hobsbawm è cresciuto a Vienna e Berlino prima di trasferirsi a Londra con la famiglia nel 1933 al momento dell’ascesa al potere di Hitler. Gli sopravvivono la moglie, Marlene, la figlia Julia, i figli Andy e Joseph, sette nipoti e un pronipote.