Questa sera Bleedz sarà di scena al Cpoa Rialzo per presentare il suo nuovo album “On The Road”.
COSENZA – Insieme a Bleedz saranno sul palco a partire dalle 22.00 presso il Cpoa Rialzo a Cosenza nell’area delle ex officine ferroviarie tra viale Parco e via Popilia, il salentino Gaston e in consolle Mujina Crew a fare gli onori di casa. “Morbo di Squash” è un “virus positivo” che punta, tramite il suo contagio, a diffondere un cambiamento sociale, una presa di coscienza ed un punto di vista critico su ciò che ci circonda. La canzone vuole mettere in luce l’importanza dell’azione a discapito della rassegnazione, partendo da un Paese in cui bisogna necessariamente rimboccarsi le maniche per cambiare il presente ed il futuro. La creazione della formula finale del “Morbo di Squash”, raccontata durante il videoclip, farà cominciare il viaggio “On The Road”, un percorso che vuole far accendere i riflettori sulle “questione Taranto” in tutto lo Stivale grazie ad un potente mezzo di comunicazione quale è la musica. Il contagio del “Morbo di Squash” avverrà soprattutto con i concerti dal vivo che vedranno Bleedz sul palco in diverse città italiane.
Durante questo viaggio, il 25enne tarantino porterà in tour con sè il salvadanaio dell’ANT Taranto, l’Associazione Nazionale Tumori, con il quale raccoglierà fondi nelle varie tappe, per dare un contributo ed un supporto a chi lotta quotidianamente contro le difficoltà causate, in primis, dal disastro ambientale. “On The Road” è composto da 13 tracce: 12 sono prodotte dallo stesso Bleedz ed una da Plei, con cui il rapper tarantino sviluppa il progetto Taranto Massive da 7 anni a questa parte. Anche con “On The Road” prosegue la filosofia della giovane etichetta discografica che crede, fin dagli esordi, nel free download, distribuendo gratuitamente tutti gli album prodotti. 13 fotografie, 13 storie. Le tematiche affrontate sono varie e si intrecciano tra di loro come se fossero tappe di un percorso coerente che viene sviscerato nel concept di fondo: il viaggio. Un viaggio sia fisico, sia interiore, come dimostrano vari pezzi dell’album e il progetto grafico realizzato da Edoardo Boccanfuso.
Un disco introspettivo ma anche di denuncia: molti i temi forti, dall’immigrazione all’inquinamento, dalla precarietà di intere generazioni ai movimenti politici più estremisti che minano l’integrazione e lo scambio interculturale. Si può ascoltare infatti un brano come “Si Salvini chi può”, ma anche uno più spensierato come “Essenza Stress”. Così come si passa dall’energica “Radio Maria” alla riflessiva “Non so che dire”, intervallate dalla sfrontata “Scarpa sul sedile” o l’introspettiva “33 CL”. Anche le sonorità sono molto varie, sposando in pieno l’atmosfera delle rime che di volta in volta possono essere più taglienti, più dirette o spensierate: tante facce della stessa medaglia. Le influenze sono delle più disparate, tanto che lo stesso Bleedz, etichetta il suo sound definendolo “Funk’n’Roll” in una rima dell’album.