Il penultimo appuntamento della “Stagione teatrale 2015/2016”, firmato “L’AltroTeatro”, rende omaggio all’affascinante mondo dell’Operetta.
COSENZA – Domani, alle 20.30, e domenica 17 aprile, alle 18,00, sul palco del Teatro Rendano, il capolavoro di Franz Lehàr “La vedova allegra” di e con Umberto Scida ed Elena D’Angelo. Tra tutte le operette è la più rappresentata, è il simbolo del genere, la punta di diamante di quel mondo patinato e luccicante che non tornerà mai più: la Belle Epoque. Interpretato da Umberto Scida (Njegus) ed Elena D’Angelo (Hanna Glawary), coppia d’oro dell’operetta in Italia, e con la regia dello stesso Umberto Scida, “La Vedova Allegra” si conferma come una delle operette più famose dell’intero repertorio operettistico. All’ambasciata del Pontevedro a Parigi, c’è grande fermento. Sta arrivando la Signora Hanna Glawary, giovane vedova del ricchissimo banchiere di corte.
L’ambasciatore, il Barone Zeta, ha ricevuto l’incarico di trovare un marito pontevedrino alla vedova per conservare i milioni di dote della signora, in patria. Infatti se la signora Glawary passasse a seconde nozze con un francese, il suo capitale lascerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e per il Pontevedro sarebbe la rovina. Njegus, cancelliere dell’ambasciata, è un po’ troppo pasticcione, ma c’è il conte Danilo che potrebbe andare benissimo. Njegus e Zeta tentano di convincerlo, ma lui non ne vuole sapere. Tra Danilo e Hanna c’era stata una storia d’amore finita male a causa della famiglia di Danilo. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per farlo ingelosire.
Frattanto si snoda un’altra storia d’amore che vede protagonisti Valencienne, giovane moglie di Zeta, e Camillo de Rossillon, un diplomatico francese che la corteggia con assiduità. I due si danno appuntamento in un chiosco. Li sta per sorprendere il barone Zeta quando Njegus riesce a fare uscire per tempo Valencienne sostituendola con Hanna. La vedova sorpresa con Camillo! Tutti sono sconvolti, Danilo furioso abbandona la festa. Tutto ormai sembra compromesso, ma Njegus, vero Deus ex-machina, riesce a sciogliere gli equivoci e a far confessare ad Hanna e Danilo il loro reciproco amore. La patria è salva. D’ora in poi la signora Glawary non sarà più “La vedova allegra”, ma la felice consorte del conte Danilo.